n.76 del 03.04.2015 (Parte Seconda)

Interventi per l'inclusione socio lavorativa delle persone in esecuzione penale. Approvazione del Piano 2015 e delle procedure di attuazione

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

 Richiamati:

  • il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della Nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006;
  • il Regolamento delegato n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006;
  • il Regolamento n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento n. 288/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento n. 184/2014 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento n. 215/2014 di esecuzione della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento n. 821/2014 di esecuzione della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento n. 964/2014 di esecuzione della Commissione del 11 settembre 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne i termini e le condizioni uniformi per gli strumenti finanziari;
  • il Regolamento n. 1011/2014 di esecuzione della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • il “Position Paper” - Rif. Ares (2012) 1326063 del 9 novembre 2012, dei servizi della Commissione Europea sulla preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in ITALIA per il periodo 2014-2020, che individua le sfide principali e le priorità di finanziamento sulla base delle quali fondare il ciclo di programmazione 2014-2020, nonché i possibili fattori di successo per l’uscita dalla crisi economica-
finanziaria;
  • il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014-2020” del 27 dicembre 2012 elaborato dal Ministero per la Coesione territoriale, d’intesa con i Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che ha avviato il confronto pubblico per la preparazione dell’Accordo di partenariato;
  • l’Accordo di Partenariato 2014/2020 per l'impiego dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei, adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014;

Richiamate in particolare:

  • la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 163 del 25 giugno 2014 “Programma Operativo della Regione Emilia-Romagna. Fondo Sociale Europeo 2014/2020. (Proposta della Giunta regionale del 28/4/2014, n. 559)”;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12 dicembre 2014 C(2014)9750 che approva il Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";
  • la Deliberazione di Giunta regionale n. 1 del 12 gennaio 2015 “Presa d'atto della Decisione di Esecuzione della Commissione Europea di Approvazione del Programma Operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

Viste inoltre:

  • la Deliberazione di Giunta regionale n. 1691 del 18 novembre 2013 “Approvazione del quadro di contesto della Regione Emilia-Romagna e delle linee di indirizzo per la programmazione comunitaria 2014-2020”;
  • la Deliberazione di Giunta regionale n. 992 del 7 luglio 2014 “Programmazione fondi SIE 2014-2020: approvazione delle misure per il soddisfacimento delle condizionalità ex-ante generali ai sensi del regolamento UE n. 1303/2013, articolo 19”;
  • la Deliberazione di Giunta regionale n. 515 del aprile 2014 “Approvazione del documento "Strategia regionale di ricerca e innovazione per la Specializzazione Intelligente";
  • la Deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 167 del 15 luglio 2014 “Documento Strategico Regionale dell’Emilia-Romagna per la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) 2014-2020 - Strategia, approccio territoriale, priorità e strumenti di attuazione”;

Viste le Leggi Regionali:

  • n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro” e s.m.i.;
  • n. 17 del 1^ agosto 2005, “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del Lavoro” e s.m;
  • n. 3 del 19 febbraio 2008 “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della regione Emilia-Romagna” ed in particolare gli art. 6 “Attività di istruzione e formazione” e art. 8 “Attività lavorativa” e s.m..

Richiamate inoltre:

  • la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 38 del 29 marzo 2011 “Linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013” - Proposta della Giunta regionale in data 7 marzo 2011, n. 296;
  • la deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 145 del 3 dicembre 2013 “Proroga delle linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013 di cui alla deliberazione dell'Assemblea legislativa n. 38 del 29 marzo 2011.”(Proposta della Giunta regionale in data 18 novembre 2013, n. 1662);
  • la propria deliberazione n. 532 del 18 aprile 2011 Accordo fra Regione e Province dell'Emilia-Romagna per il coordinamento della programmazione 2011/2013 per il sistema formativo e per il lavoro - (L.R. 12/2003 e s.m. - L.R. 17/2005)” e ss.mm.ii;
  • la propria deliberazione n.1973/2013 ”Proroga dell’Accordo tra Regione Emilia-Romagna e Province di cui alla delibera di Giunta n. 532/2011 e ss.ii”;

Richiamate le proprie deliberazioni:

  • n. 177/2003 “Direttive regionali in ordine alle tipologie di azione ed alle regole per l’accreditamento degli organismi di formazione professionale” e ss.mm.;
  • n. 936/2004 “Orientamenti, metodologia e struttura per la definizione del sistema regionale delle qualifiche” e ss.mm.;
  • n. 105/2010 “Revisione alle disposizioni in merito alla programmazione, gestione e controllo delle attività formative e delle politiche attive del lavoro, di cui alla Deliberazione della Giunta regionale 11/2/2008 n. 140 e aggiornamento degli standard formativi di cui alla Deliberazione della Giunta regionale 14/2/2005, n. 265” e ss.mm.ii.;
  • n. 117/2015 “Primo elenco tipologie di azione. Programmazione 2014-2020”;
  • n. 300/2015 “Aggiornamento elenco degli organismi accreditati di cui alla DGR 55 del 26/1/2015 e dell’elenco degli organismi accreditati per l’obbligo di istruzione ai sensi della DGR n. 2046/2010”;
  • n.265/2005 “Approvazione degli standard dell'offerta formativa a qualifica e revisione di alcune tipologie di azione di cui alla delibera di G.R. n. 177/2003” e ss.mm.ii.;
  • n.1434/2005 “Orientamenti, metodologia e struttura per la definizione del sistema regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze” e ss.mm.ii.;
  • n.530/2006 “Il sistema regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze”;
  • n.1695/2010 “Approvazione del documento di correlazione del Sistema Regionale delle Qualifiche (SRQ) al Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF)”;
  • n. 1372/2010 “Adeguamento ed integrazione degli Standard professionali del Repertorio regionale delle Qualifiche”, con la quale si intendono superate le seguenti deliberazioni di approvazione degli standard professionali delle qualifiche: nn. 2212/04, 265/05 - Allegato E, 788/05, 1476/05, 1719/06, 335/07, 1347/07, 1825/08, 141/09, 191/09 - Allegati 2) e 3),581/09 e 1010/09;
  • n.739/2013 "Modifiche e integrazioni al Sistema Regionale di Formalizzazione e Certificazione delle competenze di cui alla DGR. n. 530/2006";
  • n. 742/2013 “Associazione delle conoscenze alle unità di competenza delle qualifiche regionali”;
  • n. 960/2014 “Approvazione delle modalità di attuazione del servizio di formalizzazione e certificazione degli esiti del tirocinio ai sensi dell' art 26 ter comma 3 della Legge regionale n. 17 dell'1 agosto 2005 e s.m.i”;
  • n. 1172/2014 “Modifiche e integrazioni alla propria deliberazione n 960 del 30/6/2014 "Approvazione delle modalità di attuazione del servizio di formalizzazione e certificazione degli esiti del tirocinio ai sensi dell' art 26 ter comma 3 della legge regionale n. 17 dell'1 agosto 2005 e s.m.i”;
  • n. 379 del 24/3/2014 “Misure di agevolazione e di sostegno in favore di beneficiari dei tirocini di cui all'articolo 25, comma 1 della Legge regionale 1° agosto 2005, n. 17 e s.m. ai sensi delle "Linee-guida in materia di tirocini”;
  • n. 2024 del 23/12/2013 “Misure di agevolazione e di sostegno in favore dei beneficiari dei tirocini di cui all'articolo 25, commi 1, lett. c), della Legge regionale 1 agosto 2005, n. 17 - modifiche ed integrazioni alla DGR n. 1472/2013”;
  • n. 1472 del 21/10/2013 “Approvazione di misure di agevolazione e di sostegno in favore dei beneficiari dei tirocini di cui all'articolo 25, comma 1, lett. c), della legge regionale 1 agosto 2005, n. 17, in attuazione degli art. 25, comma 4, art. 26 bis, comma 5 e art. 26 quater, comma 4 della stessa l. r. n. 17/2005, come modificata dalla legge regionale 19 luglio 2013, n. 7”;

Visti altresì, in riferimento alle Unità di Costo standard:

  • la propria deliberazione n. 116 del 16/2/2015 Approvazione dello studio per l'aggiornamento e l'estensione delle opzioni di semplificazione dei costi applicate agli interventi delle politiche della formazione della Regione Emilia-Romagna;
  • il Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” approvato con decisione della Commissione Europea C(2014)4969 del 11 luglio 2014;
  • la Proposta di Piano di Attuazione Regionale della Garanzia per i Giovani approvata con propria deliberazione n. 475/2014;
  • la “Convenzione fra Regione Emilia-Romagna - Assessorato Scuola, Formazione Professionale, Università e ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per le Politiche Attive e Passive del Lavoro” relativa al Programma Operativo Nazionale per l’attuazione della Iniziativa Europea per l’occupazione dei giovani sottoscritta in data 18 aprile 2014 ed in particolare l’allegato H) Schede descrittive delle Misure del PON YEI e allegato D.2) “Metodologia Unità di Costo Standard;
  • le Unità di Costo Standard stabilite dal Ministero del Lavoro nell’ambito del Programma Operativo Nazionale per l’attuazione della Iniziativa Europea per l’occupazione dei giovani, ai sensi dell’art. 67 comma 5 lett. b del Regolamento 1303/2013 la cui la metodologia a supporto è stata trasmessa alla Commissione europea per la successiva adozione con Atto delegato di cui all’articolo 14 comma 2 del regolamento 1304/2013.

Considerato che al fine di dare prima attuazione sperimentale alle azioni previste dal Programma Operativo FSE 2014/2020 con riferimento all’Obiettivo Tematico 9 con propria deliberazione n. 131/2015 è stato approvato ­l’”Invito a presentare operazioni per l’inclusione lavorativa PO FSE 2014/2020 Obiettivo Tematico 9 - Priorità di Investimento 9.1 Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l'occupabilità”, allegato 2), parte integrante e sostanziale della citata deliberazione;

Tenuto conto che nella stessa deliberazione è stata indicata la necessità di definire un Piano di intervento unitario per le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all'esterno rimandando a propri successivi atti l’attivazione delle necessarie procedure di evidenza pubblica per il finanziamento dell’offerta;

Valutato altresì necessario operare in coerenza a quanto indicato nel Protocollo operativo integrativo del protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia e la Regione Emilia-Romagna, siglato nel gennaio 2014 valorizzando:

  • il coordinamento e le linee di indirizzo comuni hanno l'obiettivo di evitare la polverizzazione delle iniziative, la frammentarietà delle soluzioni e la dispersione di risorse pubbliche nel rispetto della valorizzazione delle pratiche di successo e delle risorse pubbliche investite;
  • la rete dei servizi formativi e sociali, pubblici e del privato sociale, le imprese profit e no profit e dei Servizi dell'Amministrazione penitenziaria riveste un ruolo fondamentale nella costruzione di un percorso riabilitativo finalizzato al reinserimento sociale ed alla riqualificazione lavorativa del condannato;

Ritenuto pertanto opportuno, in via sperimentale e al fine di costruire i presupposti per una futura messa a regime di una modalità di programmazione condivisa e pluriennale, di definire un Piano che permetta di rafforzare e dare unitarietà alle differenti risposte formative che devono essere rese disponibili alle persone in funzione delle specifiche condizioni individuali e della condizione detentiva;

Ritenuto necessario, per quanto sopra esposto, attivare in via sperimentale una programmazione unitaria delle misure per favorire il reinserimento sociale, fondata sul reciproco riconoscimento di ruoli e competenze dei diversi soggetti coinvolti e nella integrazione e non sovrapposizione delle risorse finanziarie, capace di raccordare i vari livelli di governo coinvolti, le diverse fonti finanziarie ed i diversi strumenti, così come indicato dalla strategia europea per l'inclusione sociale;

Tenuto conto altresì che le suddette procedure sono finalizzate a dare prima attuazione sperimentale:

  • a quanto previsto dai regolamenti comunitari a valere sui Fondi Strutturali 2014/2020;
  • alle nuove previsioni regionali delle opzioni di semplificazione amministrativa con riferimento alle Unità di Costo Standard;
  • a quanto previsto dal Protocollo operativo integrativo del protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia e la Regione Emilia-Romagna per l’attuazione di misure volte all’umanizzazione della pena e al reinserimento sociale delle persone detenute, siglato nel gennaio 2014;

Valutata pertanto la necessità, in coerenza a quanto previsto dall’art. 44 comma 4 della L.R.12/2003, di procedere all’approvazione:

  • del “Piano sperimentale 2015 - Interventi per l’inclusione socio lavorativa delle persone in esecuzione penale” allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
  • dell’”Invito a presentare operazioni per l’inclusione lavorativa delle persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all'esterno PO FSE 2014/2020 Obiettivo Tematico 9 - Priorità di Investimento 9.1” allegato 2), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Dato atto che il “Piano sperimentale 2015 - Interventi per l’inclusione socio lavorativa delle persone in esecuzione penale”, allegato 1) parte integrante e sostanziale del presente atto è stato discusso nella seduta della Commissione regionale tripartita del 23/3/2015;

Dato atto che inoltre che al finanziamento delle iniziative afferenti al Piano di cui all’allegato 1) concorreranno:

  • risorse comunitarie Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020 - Obiettivo tematico 9. Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione Asse prioritario/Canale di finanziamento Asse II - Inclusione sociale e lotta contro la povertà - Priorità di investimento 9.1) Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità - Obiettivo specifico 9.6 Incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro;
  • risorse regionali per le politiche sociali a valere sull’attuazione, nell’eventuale rifinanziamento, di quanto previsto dal Protocollo operativo per la realizzazione del progetto Acero Bis a favore delle persone che possono usufruire di misure alternative al carcere, pari a 160.000,00 euro;
  • risorse messe a disposizione dalla Cassa delle Ammende del Ministero della Giustizia nell'eventuale rifinanziamento del suddetto progetto Acero bis, pari a 500.000,00 euro riserve statali;
  • eventuali altre risorse messe a disposizione da altri soggetti pubblici e privati.

Dato atto altresì che al finanziamento delle operazioni che saranno selezionate in esito all’Invito di cui all’allegato 2) concorreranno euro 1.500.000,00 Obiettivo tematico 9. Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione Asse II – Inclusione sociale e lotta contro la povertà le risorse del Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020 di cui almeno euro 300.000,00 nell'eventualità del finanziamento del Progetto ACERO bis;

Tenuto conto che le operazioni a valere sull’Invito di cui all’allegato 2):

  • dovranno essere formulate ed inviate secondo le modalità e nei termini riportati nello stesso;
  • saranno valutate da un Nucleo di valutazione regionale che verrà nominato con successivo atto del Direttore Generale “Cultura, Formazione e Lavoro” con il supporto nella fase di pre istruttoria tecnica di Ervet spa;
  • al termine delle istruttorie relative alle operazioni pervenute, queste andranno a costituire graduatorie di operazioni in ordine di punteggio conseguito nelle modalità specificate;

Visti altresì:

  • il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” ed in particolare l’art. 26, comma 1;
  • la propria deliberazione n. 1621 dell’ 11/11/2013, “Indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33”;
  • la propria deliberazione n. 57 del 26/01/2015 “Programma per la trasparenza e l'integrità. Approvazione aggiornamento per il triennio 2015-2017”;

Richiamati:

  • il D.LGS 118/2001 e ss.mm.ii.;
  • la L.R. n. 40/2001 "Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4";
  • la L.R. n.43/2001 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm;

Viste le proprie deliberazioni:

  • 1057/2006 "Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta Regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali";
  • n.1663/2006 "Modifiche all'assetto delle Direzioni Generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente";
  • n.2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm;
  • n. 1377/2010 “Revisione dell'assetto organizzativo di alcune Direzioni Generali” così come rettificata dalla deliberazione n. 1950/2010;
  • n. 2060/2010 “Rinnovo incarichi a direttori generali della Giunta regionale in scadenza al 31/12/2010”;
  • n.1222/2011 recante "Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1/8/2011)";
  • n. 1642/2011 “Riorganizzazione funzionale di un Servizio della Direzione Generale Cultura, Formazione e Lavoro e modifica all'autorizzazione sul numero di posizioni dirigenziali professional istituibili presso l'Agenzia Sanitaria e Sociale regionale”;
  • n. 221/2012 “Aggiornamento alla denominazione e alla declaratoria e di un Servizio della Direzione Generale Cultura, Formazione e Lavoro”;
  • n.1179/2014 “Proroghe contratti e incarichi dirigenziali”;

Vista infine la determinazione del Direttore Generale della Direzione Cultura, Formazione e Lavoro n. 16910 del 17/11/2014 di proroga degli incarichi dirigenziali in scadenza al 30/11/2014 nell’ambito della Direzione;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell'Assessore competente per materia;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmente richiamate:

  • il “Piano sperimentale 2015 - Interventi per l’inclusione socio lavorativa delle persone in esecuzione penale” allegato 1), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
  • l’”Invito a presentare operazioni per l’inclusione lavorativa delle persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all'esterno PO FSE 2014/2020 Obiettivo Tematico 9 - Priorità di Investimento 9.1” allegato 2), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di dare atto che al finanziamento delle operazioni di cui all’Invito allegato 2) al presente provvedimento concorreranno 1.500.000,00 euro di risorse di cui al PO FSE 2014/2020 Obiettivo tematico 9. Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione Asse II - Inclusione sociale e lotta contro la povertà;

3. di stabilire che la valutazione delle operazioni che perverranno in risposta al sopra citato Invito di cui all’allegato 2), verrà effettuata da un Nucleo di valutazione regionale nominato con successivo atto del Direttore Generale “Cultura, Formazione e Lavoro” con il supporto, nella fase di pre-istruttoria tecnica, di ERVET s.p.a.;

4. di stabilire altresì che al finanziamento delle operazioni approvate di cui all’allegato 2), parte integrante e sostanziale del presente atto, si provvederà con successivi provvedimenti previa acquisizione della certificazione attestante che i soggetti beneficiari dei contributi sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;

5. di dare atto infine che secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 33 del 14/3/2013 e s.m, nonché sulla base degli indirizzi interpretativi contenuti nelle proprie deliberazioni n. 1621/2013 e n. 57/2015, il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione ivi contemplati;

6. di pubblicare altresì la presente deliberazione, unitamente agli Allegati 1) e 2), parti integranti e sostanziali della stessa, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul sito http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it.

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