n.20 del 30.01.2013 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 3527 - Risoluzione proposta dai consiglieri Naldi, Monari, Mazzotti, Montanari, Mumolo, Piva, Ferrari, Fiammenghi, Marani, Barbieri, Garbi, Paruolo, Zoffoli, Alessandrini, Pagani, Carini, Casadei, Luciano Vecchi, Pariani, Sconciaforni, Donini, Meo, Mandini, Grillini, Barbati e Favia affinché l'Assemblea legislativa promuova la proposta di legge di iniziativa popolare "Misure per favorire l'emersione alla legalità delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata" e la campagna "Io riattivo il lavoro"

Appreso che

CGIL, Libera, Arci, Acli, Confesercenti, Avviso Pubblico, Legacoop e il Centro Studio Pio La Torre hanno lanciato la campagna "Io riattivo il lavoro" per promuovere la raccolta firme a sostegno di una proposta di legge popolare per l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata;

la proposta di legge popolare si pone come finalità quella di combattere le mafie attraverso il lavoro e, per fare questo, vuole assicurare gli strumenti necessari di sostegno a chi si impegna per restituire alla collettività i beni e le aziende confiscate alle mafie. Le misure proposte sono volte ad aumentare la trasparenza delle informazioni, ad assicurare il più ampio livello di coinvolgimento degli enti istituzionali, degli agenti economici, delle organizzazioni sindacali e della società civile, a tutelare anche sotto il profilo economico i lavoratori e le lavoratrici vittime del sistema mafioso e a sostenere i costi delle aziende per le ristrutturazioni aziendali e l'emersione alla legalità.

Evidenziato che

le aziende confiscate in Italia sono 1.639, secondo una stima del novembre 2012 dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Dall'inizio della crisi sono aumentate del 65% coinvolgendo tutti i settori produttivi e tutto il territorio nazionale;

sempre secondo i dati dell'Agenzia Nazionale per i beni confiscati il 90% delle aziende confiscate fallisce a causa dell'inadeguatezza dell'attuale legislazione incapace di garantire gli strumenti necessari per l'emersione alla legalità e per la valorizzazione dell'enorme potenzialità economica di queste aziende. Pur in assenza di dati certi si può stimare che a causa del fallimento del 90% delle aziende confiscate alla criminalità organizzata circa 72.000 lavoratori e lavoratrici hanno perso il lavoro;

in Emilia-Romagna dal 1992 al 2012 sono stati confiscati 70 immobili e 25 aziende. Le aziende risultano essere tutte inattive o attive solo per adempimenti tributari.

Considerato che

la proposta di legge di iniziativa popolare è coerente con le finalità e gli obiettivi previsti dalla Legge regionale 3/2011 "Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile";

in virtù dell'art. 16 della L.R 3/2011 la Regione Emilia-Romagna aderisce all'Associazione Avviso Pubblico, tra le proponenti della campagna "Io riattivo il lavoro".

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

sostiene e promuove

la proposta di legge di iniziativa popolare: "Misure per favorire l'emersione alla legalità delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata" e la campagna "Io riattivo il lavoro". 

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 16 gennaio 2013

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