n.358 del 04.12.2013 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 4757 - Risoluzione proposta dalla Presidente Mori, su mandato della Commissione regionale per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini, per impegnare la Giunta a promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione al fenomeno della violenza di genere, riferito alla tratta, alla schiavitù sessuale, ai matrimoni forzati e ad ogni altra forma di violazione dei diritti umani e della libertà personale delle donne e dei minori.

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la tratta o human trafficking è un reato internazionale che il Protocollo di Palermo, in vigore dal 2003, definisce come "il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l'ospitalità o l'accoglienza di persone, fatta con mezzi che comportano l'uso della forza o di altre forme di coercizione, rapimento, frode, inganno, o tramite l'abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità, o dando o ricevendo pagamenti o benefici di altra natura per guadagnare il consenso di una persona che ha il controllo su un'altra, con obiettivo di sfruttamento. Lo sfruttamento include, senza pretesa di esaustività, lo sfruttamento della prostituzione di terzi e altre forme di sfruttamento sessuale, i lavori o servizi forzati, la schiavitù o pratiche simili alla schiavitù, la servitù o l'espianto di organi";

secondo le stime dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, nel mondo sono vittime di tratta oltre 2,45 milioni di persone, in prevalenza donne, bambine e bambini, la stragrande maggioranza destinata al mercato dello sfruttamento della prostituzione, cioè alla cosiddetta "schiavitù sessuale";

nel nostro Paese non esistono dati in grado di fotografare un fenomeno come quello della prostituzione in gran parte sommerso e in continuo mutamento, ma l'elaborazione della Commissione Affari Sociali della Camera risalente al 2010 stima che in Italia ci siano 70.000 donne prostituite e 9 milioni di clienti, per un giro di affari che si aggira attorno ai 5 miliardi di euro.

Considerato che

la tratta è un crimine odioso contro le persone ed una violazione gravissima dei diritti umani, nonché una delle forme più gravi in cui si articola la violenza contro le donne così come definita dalla Convenzione di Istanbul;

le vittime di tratta, sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù sono quasi sempre donne, invisibili, emarginate, dimenticate a causa delle forme di assoggettamento subite, della paura, così come della condizione di irregolarità e illegalità nella quale si trovano;

esiste una rete criminale internazionale, fortemente radicata anche in Italia, che sfrutta esseri umani promettendo denaro, lavoro, speranze, rubando in realtà sogni e futuro a tante persone soggiogate a violenze e minacce inaudite;

per quanto di propria competenza, la Regione Emilia-Romagna promuove e coordina dal 1996 il progetto "Oltre la Strada" costituito da un sistema integrato di interventi rivolti a vittime di grave sfruttamento, riduzione in schiavitù e human trafficking, con l'obiettivo di accompagnarle in un percorso di uscita che va dal primo contatto con la persona, all'assistenza sanitaria, fino alla rielaborazione del percorso di vita e ad azioni volte all'inserimento lavorativo, con una media di circa 500 persone coinvolte annualmente all'interno dei progetti di assistenza;

tali interventi per l'emersione dall'illegalità e per l'integrazione sono possibili anche grazie ad una rete di welfare composta di ONG, cooperative e associazionismo sociale che contribuiscono fortemente alla sensibilizzazione e informazione necessaria sia alle vittime di sfruttamento sessuale o matrimonio forzato o altra forma di coercizione della libertà personale, che all'abbattimento di stereotipi sociali stigmatizzanti.

Atteso che

la Commissione regionale per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini, nella seduta del 15 novembre 2013, ha dato mandato di proporre la presente risoluzione all'Assemblea legislativa ai sensi dell'articolo 107, comma 2, del Regolamento.

Impegna la Giunta regionale e l'Assemblea legislativa,

per quanto di rispettiva competenza

a promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione al fenomeno della violenza di genere riferito alla tratta, alla schiavitù sessuale, ai matrimoni forzati e ad ogni altra forma di violazione dei diritti umani e della libertà personale delle donne e dei minori, valorizzando ulteriormente la collaborazione con i soggetti sociali già impegnati in questo campo;

a promuovere, anche nelle sedi nazionali opportune, i progetti di emersione dall'illegalità e per l'integrazione delle vittime di tratta e sfruttamento qual è "Oltre la Strada";

a promuovere a tutti i livelli interventi normativi volti alla conoscenza e al contrasto del fenomeno, nonché sostegno alle vittime per l'esigibilità dei propri diritti costituzionalmente garantiti.

Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 20 novembre 2013

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