n. 159 del 24.11.2010 periodico (Parte Seconda)

Esito procedura di verifica (screening) relativa all'attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da costruzione, demolizione e scavo, mediante frantumazione e vagliatura (R5) ed annessa messa in riserva (R13) da svolgersi in località Casa Bondi in comune di Rocca San Casciano (FC) presentata dalla ditta Casadei Danilo (Titolo II L.R. 9/99, e D.lgs. 152/06)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

1) di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, come integrata dal DLgs 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal DLgs 16 gennaio 2008, n. 4, in considerazione dei limitati impatti attesi, il progetto relativo “all’attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da costruzione, demolizione e scavo, mediante frantumazione e vagliatura (R5) ed annessa messa in riserva (R13)” da svolgersi in località Casa Bondi in Comune di Rocca San Casciano (FC) presentata dalla ditta Casadei Danilo, da ulteriore procedura di VIA a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:

a. per minimizzare gli impatti sull’ambiente, dovranno essere messi in atto tutti gli interventi e azioni di mitigazione previste nel progetto;

b. nello specifico dovrà essere realizzata una fascia tampone a verde in destra idraulica, lungo i tratti privi di vegetazione a monte e a valle del guado esistente; tale sistemazione sarà da ottemperare anche al fine dell’art. 9 della normativa del Piano Stralcio di Bacino (invarianza idraulica), da verificare con opportuni calcoli da presentare in fase autorizzativa;

c. l’area in cui sarà collocato l’impianto di frantumazione, dovrà essere opportunamente pavimentata e impermeabilizzata; la stessa area dovrà essere dotata di sistemi di drenaggio e pozzetti di raccolta delle acque di dilavamento;

d. i pozzetti di raccolta delle acque dovranno essere periodicamente svuotati tramite cisterna;

e. tutte le aree interessate dall’attività dovranno essere dotate di idonea recinzione e cancelli di accesso;

f. dovranno essere predisposti tutti gli accorgimenti tecnici e gestionali atti a prevenire o ridurre la formazione di polveri durante le attività del cantiere e la movimentazione dei mezzi;

g. in caso di sversamenti accidentali dovranno essere messe in atto tutte le disposizioni atte ad evitare la contaminazione del suolo, del sottosuolo e delle acque superficiali e sotterranee;

h. si dovranno mantenere presso l’impianto a disposizione degli organi di controllo i formulari di trasporto e i registri di carico e scarico su cui sono annotate le informazioni relative alle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti e la loro destinazione;

i. la ditta è tenuta a mantenere presso l’impianto a disposizione degli organi di controllo le risultanze dei test del cessione eseguiti per ognuno dei cumuli di rifiuti speciali non pericolosi, nonché una relazione che espliciti la campionatura del campione di rifiuto dal cumulo successivamente sottoposto a test di cessione;

j. le attività di recupero di rifiuti inerti (R5) provenienti dalle operazioni di demolizione, dovranno essere svolte in orario diurno indicativamente dalle ore 7 alle ore 12 e dalle 13 alle 17;

k. in fase autorizzativa dovrà essere presentato un piano di ripristino ambientale delle aree, con previsione ripristino della situazione arginale, nonché dello stato delle aree interessate alla condizione esistente precedentemente all’inizio dell’attività;

2) che resta fermo l’obbligo di acquisire tutte le eventuali autorizzazioni, concessioni, intese, licenze, pareri, nullaosta e assensi comunque denominati preordinati alla realizzazione del progetto, con particolare riferimento alle disposizioni di cui all’art. 208 del DLgs 3 aprile 2006, n. 152;

3) di trasmettere la presente delibera alla Ditta Casadei Danilo, alla Provincia di Forlì, al Comune di Rocca San Casciano, all’ARPA sezione provinciale di Forlì, all’AUSL di Forlì;

4) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, il presente partito di deliberazione;

5) di pubblicare integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 20, comma 7 del DLgs 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dal DLgs 16 gennaio 2008, n. 4, il presente provvedimento di assoggettabilità.

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