n. 18 del 02.02.2011 periodico (Parte Seconda)

Decisione in merito alla procedura di VIA per la realizzazione di impianto fotovoltaico sul sedime dell’ex discarica Casaglia. Comune di Ferrara. Ditta SPAL 1907 S.p.A.

Ai sensi del Titolo III della Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e s.m.i., DLgs 152 e smi, l’Autorità competente: Provincia di Ferrara, con atto di DGP nn. 366.100358 del 14/12/2010, ha assunto la seguente decisione:

LA GIUNTA

(omissis)

delibera:

1. di prendere atto delle valutazioni conclusive della Conferenza dei Servizi del 13 dicembre 2010, contenute nel “Rapporto sull’impatto ambientale” che costituisce l’Allegato A, quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di considerare tale progetto ambientalmente compatibile alla luce delle valutazioni suddette;

3. di approvare pertanto il progetto, presentato dalla ditta SPAL 1907 SpA, finalizzato alla realizzazione di impianto fotovoltaico sul sedime dell’ex discarica Casaglia, in Comune di Ferrara;

4. di approvare il progetto presentato condizionatamente al rispetto delle prescrizioni di cui al “Rapporto sull’impatto ambientale” allegato A) quale parte sostanziale del presente atto, che per maggiore chiarezza, si riportano di seguito: 

Prescrizioni in merito al quadro di riferimento programmatico

1. il perimetro dell’area interessata dall’impianto dovrà essere piantumato con siepe arboreo-arbustiva, con le modalità previste nel progetto presentato da integrarsi e coordinarsi con le valutazioni degli enti partecipanti alla Conferenza di Servizi, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto visivo dell’opera rispetto al contesto paesaggistico-ambientale e di promuovere la riqualificazione ecologica e paesaggistica del territorio. A tal fine, per la limitazione degli impatti sugli ecosistemi locali e quella di impatto visivo, la realizzazione dell’impianto dovrà essere effettuata avendo quale riferimento le indicazioni per l’inserimento paesaggistico delle infrastrutture elettriche elaborate dall’Assessorato Ambiente della Regione Emilia-Romagna e nel rispetto delle componenti ambientali, storico-documentali e paesistiche del territorio interessato;

2. nella realizzazione dell’impianto e delle opere connesse dovranno essere rispettate e messe in atto le condizioni poste dagli Enti partecipanti alla Conferenza di Servizi, in particolare, anche in riferimento all’art. 21 del PTCP, è necessario attenersi al nulla osta della Sovrintendenza ai Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna per la porzione dell’elettrodotto interrato che interessa le zone di interesse storico-archeologico;

3. per i movimenti di terra connessi alla realizzazione dell’elettrodotto dovranno essere adottati comportamenti e tecnologie per l’esecuzione dei lavori tali da non alterare la permeabilità dei suoli nelle aree di dosso;

4. in fase di dismissione dell’impianto dovrà essere garantito il corretto e completo ripristino dei luoghi, ivi compresa la totale rimozione degli impianti e di ogni manufatto ad esso collegato;

5. la Ditta dovrà attivarsi presso Snam affinché l’interferenza con il metanodotto esistente parallelo al Canal Bianco venga risolta;

6. in fase di autorizzazione dovranno comunque essere valutate e risolte tutte le eventuali interferenze con sottoservizi presenti nell’area di interesse. 

Prescrizioni in merito al quadro di riferimento progettuale

7. Le opere di progetto che interessano la copertura della discarica non dovranno produrre una riduzione degli spessori così come previsti dai piani di chiusura approvati;

8. i materiali di risulta provenienti dallo scavo del nuovo fosso di scolo e i materiali provenienti dall’esterno utilizzati per la sistemazione superficiale della copertura della discarica dovranno essere abbancati, come previsto dal progetto, nell’area posta a nord del sito di progetto che risulta non essere stata oggetto in precedenza di coltivazione;

9. la Ditta dovrà adottare tutte le misure necessarie al ripristino di eventuali danneggiamenti allo strato di copertura della discarica che dovessero verificarsi in fase di cantiere e in fase di esercizio sotto l’azione dei carichi indotti dalle installazioni dei pannelli e delle apparecchiature accessorie;

10. qualora nella fase di scavo del fosso per l’accumulo delle acque meteoriche venissero movimentati materiali diversi da terreno, la Ditta dovrà provvedere a realizzare il fosso con sponde e fondo impermeabilizzati in cls (dovrà esserne data tempestiva comunicazione alla Provincia di Ferrara) e il materiale di risulta dovrà essere allontanato secondo la normativa vigente;

11. al fine dell’approntamento del cantiere dovranno essere rispettati i criteri utili alla salvaguardia dei recettori posti nelle vicinanze dell’impianto;

12. come previsto dal progetto, durante la fase di cantiere e di esercizio non dovranno essere prodotti scarichi di acque reflue;

13. ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione unica ex DLgs 387/03 e L.R. 10/93, relativamente all’elettrodotto dovrà essere presentato il preventivo per la connessione redatto dal gestore della rete elettrica nazionale o della rete di distribuzione secondo le disposizioni di cui agli artt. 6 e 9 della delibera AEEGG ARG/elt99/08 e successive disposizioni in materia, esplicitamente accettato dal proponente; al preventivo devono essere allegati gli elaborati necessari al rilascio dell’autorizzazione degli impianti di rete, ai sensi della L.R. 10/93, predisposti dal gestore o dal proponente (in questo caso benestariati dal gestore della rete), nonché gli elaborati relativi agli impianti di utenza per la connessione, predisposti dal proponente.Gli elaborati di progetto necessari per il rilascio dell’autorizzazione (ai sensi della L.R. 10/93) dovranno comprendere il piano particellare relativo alle ditte interessate da servitù e/o espropri e dovrà essere richiesta la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. La Provincia, ricevuto il progetto completo degli elaborati necessari, procederà al deposito (per 20 giorni mentre nei 20 giorni successivi possono essere presentate osservazioni) e alla pubblicazione nel BUR (il proponente in accordo con la Provincia pubblica nello stesso giorno il medesimo avviso su un quotidiano locale) e da quel giorno inizieranno a decorrere i 180 giorni previsti dalla L.R. 10/93 per concludere il procedimento. Effettuata la pubblicazione la Provincia comunica l’avvio del procedimento a tutti i proprietari elencati nel piano particellare. Inoltre, nell’ambito di tale procedimento sarà attivata la procedura di recepimento del tracciato negli strumenti urbanistici comunali (tramite delibera del Consiglio Comunale), anche ai fini dell’eventuale apposizione del vincolo espropriativo.

14. Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere richiesta al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara la concessione per l’attraversamento e per il parallelismo del Canale Bianco con la linea dell’elettrodotto. Il cavidotto dovrà essere posizionato ad almeno 1,50 ml dalla quota originaria di fondo del canale mentre il tratto in parallelismo dovrà distare almeno 4 ml dal ciglio più vicino del canale Bianco.

Prescrizioni in merito al quadro di riferimento ambientale

15. Al fine di non peggiorare le condizioni di illuminamento dell’area la Ditta dovrà limitare l’illuminazione notturna dell’area ai soli impianti necessari alla sicurezza e per eventuali interventi di manutenzione;

16. in relazione ai lavori di scavo, in caso di ritrovamenti la Ditta dovrà procedere allo scavo estensivo e stratigrafico, se necessario da condurre anche manualmente, delle evidenze riportate in luce e provvedere alle attività di post-scavo (relazione, redazione schede UUSS, documentazione grafica e fotografica, analisi campioni, corretto stoccaggio dei materiali di scavo); inoltre tutte le attività finalizzate alla tutela archeologica preventiva dovranno essere affidate, senza alcun onere per l’amministrazione dello Stato a personale tecnico specializzato di provata professionalità (archeologi);

17. la ditta dovrà provvedere al posizionamento di un pozzetto d’ispezione e campionamento immediatamente a monte dello scarico in canal Bianco per consentire agli enti di controllo la verifica della qualità delle acque meteoriche scaricate;

18. in fase di cantiere e in fase di esercizio dovranno essere mantenuti in efficienza i piezometri e tutti gli altri dispositivi costituenti la rete di monitoraggio della discarica Cà Leona in fase di post-gestione;

19. in caso di danneggiamento a uno o più di questi dispositivi dovrà essere data comunicazione a Provincia, Comune, ARPA. Dovranno essere ripristinati nel minimo tempo tecnico i dispositivi danneggiati con le medesime caratteristiche dimensionali;

20. per i lavori relativi alla fase di cantiere dovrà essere richiesta autorizzazione in deroga ai limiti di rumero al competente Servizio Ambiente del Comune di Ferrara, ai sensi della L.R. 15/01;

21. in condizione di regime dell’impianto dovrà essere condotto un monitoraggio acustico per verificare il rispetto dei limiti di rumore, previsti dalla normativa vigente, presso i recettori posti nelle immediate vicinanze. Tale monitoraggio dovrà essere condotto con misure fonometriche svolte nel periodo di riferimento diurno e notturno e dovrà essere verificata la presenza di componenti tonali a bassa frequenza;

22. qualora dovessero verificarsi superamenti dei limiti previsti dalla normativa vigente (assoluti e differenziali) dovrà essere presentato alla Provincia, Comune, ARPA, entro 1 mese, un piano di risanamento acustico;

23. il terreno sottostante i pannelli dovrà essere mantenuto in condizioni tali da consentire la sopravvivenza del manto erboso e impedire l’inaridimento del suolo;

24. al fine di ridurre le emissioni di polveri, durante la fase di cantiere:

- le piste di cantiere dovranno essere mantenute costantemente umidificate;

- i mezzi per il trasporto dei materiali inerti, da e per il sito di progetto, dovranno essere dotati da teloni di copertura;

- gli eventuali cumuli di materiale inerte, presenti presso il cantiere dovranno essere mantenuti umidificati;

25. dovrà essere previsto un sistema di lavaggio delle gomme degli automezzi in uscita dal cantiere oppure dovrà essere previsto un sistema di pulizia della strada provinciale; 

5. di quantificare le spese istruttorie della procedura di VIA a carico della ditta SPAL 1907 SpA in misura pari allo 0,04 % del costo di realizzazione del progetto, pari a Euro 20.022,26, da versare sul Cap. di entrata 0351371 “Rimborso per il rilascio di atti amministrativi e spese di istruttoria” az. 647 “Introiti per diritti di istruttoria relativi alle procedure VIA” del Bilancio 2010;

6. di trasmettere ai sensi dell’art. 16, comma 3, della L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni, la presente deliberazione al Comune di Ferrara, all’ARPA Sezione provinciale di Ferrara, all’AUSL – Dipartimento di Sanità Pubblica, al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, HERAMBIENTE SpA, ENEL Distribuzione SpA, Ministero dello Sviluppo Economico, Soprintendenza per i Beni Archeologici, ATO 6;

7. di pubblicare, per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna e sul sito della Provincia di Ferrara in forma integrale;

8. di comunicare che, ai sensi dell’articolo 3 comma 4 della Legge n. 241 del 1990, avverso il provvedimento conclusivo testé indicato potrà essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia-Romagna, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso; ovvero potrà essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 (centoventi) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso.

Stante la necessità di provvedere alla conclusione del procedimento in oggetto in ragione dell’esigenza di consentire alla ditta un rapido avvio dei lavori di progetto;

Con votazione unanime e separata resa in forma palese:

 delibera:

di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, IV comma del DLgs 267/2000.

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