n.177 del 12.09.2012 periodico (Parte Seconda)

Assegnazione di un finanziamento all'Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell'Emilia-Romagna (ARPA) - Servizio Idro-Meteo-Clima, ai sensi della L.R. n. 44/95 e ss.mm., per la realizzazione di attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di cui al D.Lgs. n. 49/2010 "Attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

  • il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e s.m.i., recante “Norme in materia ambientale”;
  • la Direttiva 2007/60/CE del 23 ottobre 2007 “relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni” (in seguito Direttiva 2007/60/CE), che istituisce un quadro per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche connesse con le alluvioni all’interno della Comunità;
  • il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, recante “Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
  • il Decreto Legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, recante “Attuazione della direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE, 86/280/CEE, nonché modifica della direttiva 2000/60/CE e recepimento della direttiva 2009/90/CE che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque”;

Visti altresì:

  • l’"Accordo di Programma finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico" (di seguito Accordo di Programma), sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Presidente della Regione Emilia-Romagna in data 3 novembre 2010;
  • l’Atto integrativo all’Accordo di Programma, sottoscritto dal Ministro all’Ambiente e alla Tutela del Territorio e del Mare e dal Presidente della Giunta della Regione Emilia-Romagna in data 5 maggio 2011;
  • il Decreto del Presidente della Giunta regionale del 10 giugno 2011 n. 114, registrato alla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna, in data 17 giugno 2011 e pubblicato nel BUR n. 96 del 28 giugno 2011, nel quale si prende atto del “Piano attuativo dell’Accordo di Programma - Parte A - “Stralcio del Piano degli interventi urgenti riguardante il territorio della Regione Emilia-Romagna colpita dagli eccezionali eventi meteorologici avvenuti nell’ultima decade del mese di dicembre 2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010 ai sensi dell’art. 6, commi 4 e 5, dell’O.P.C.M. n. 3925 del 23 febbraio 2011”” (in seguito Piano attuativo parte A);

Rilevato che la Tabella C1 del Piano attuativo parte A dell’Accordo di Programma di cui sopra ricomprende, tra gli altri, il seguente intervento:

8R90001 - Contributo per le attività connesse all'attuazione della Direttiva n. 2007/60/CE (PC, PR, RE, MO, FE, BO, RA, FC, RN) - Individuazione delle aree a rischio di alluvione - € 464.400,00;

Premesso che:

  • il citato D.Lgs. n. 49/2010, per poter adempiere alle scadenze imposte dalla Direttiva 2007/60/CE, prevede le seguenti tappe, successive e tra loro concatenate:

a) fase 1: valutazione preliminare del rischio di alluvioni (da effettuarsi entro il 22 settembre 2011);

b) fase 2: elaborazione di mappe della pericolosità e del rischio di alluvione (entro il 22 giugno 2013);

c) fase 3: predisposizione ed attuazione di piani di gestione del rischio di alluvioni (entro il 22 giugno 2015);

  • il sopra citato decreto prevede, inoltre, all’art. 3, che agli adempimenti in esso riportati provvedano le autorità di bacino distrettuali di cui all’art. 63 del D.Lgs. n. 152/2006, alle quali, ai sensi dell’art. 67 dello stesso decreto, compete l’adozione dei piani stralcio di distretto per l’assetto idrogeologico;
  • in attesa della piena operatività delle autorità di bacino distrettuali previste all’art. 63 del DLgs n. 152/2006, il D.Lgs. n. 219/2010 dispone all’art. 4, c. 1, lett. b, che “le autorità di bacino di rilievo nazionale, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, e le regioni, ciascuna per la parte di territorio di propria competenza, provvedono all'adempimento degli obblighi previsti dal decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49. Ai fini della predisposizione degli strumenti di pianificazione di cui al predetto decreto legislativo n. 49 del 2010, le autorità di bacino di rilievo nazionale svolgono la funzione di coordinamento nell'ambito del distretto idrografico di appartenenza”;
  • come previsto dall’art. 11 del DLgs n. 49/2010, sulla base delle competenze individuate dai dispositivi sopra richiamati, nei tre distretti in cui ricade il territorio della Regione Emilia-Romagna (distretto padano, distretto dell’Appennino settentrionale e distretto dell’Appennino centrale), le autorità di bacino nazionali e la Regione, ciascuna per la porzione di territorio di propria competenza, hanno stabilito di non svolgere la valutazione preliminare del rischio di alluvioni (fase 1) di cui all’art. 4 del DLgs n. 49/2010, avvalendosi della pianificazione di bacino vigente, in quanto ritenuta sufficiente e adeguata a fornire le informazioni di cui alla valutazione preliminare stessa, e di provvedere, quindi, all’elaborazione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni (fase 2, di cui all’art. 6 del DLgs n. 49/2010), nonché alla predisposizione di strumenti di pianificazione per la gestione del rischio (fase 3, di cui all’art. 7 del DLgs n. 49/2010);

Considerato che:

  • in base al quadro normativo sopra delineato, il ruolo della Regione Emilia-Romagna si configura diversamente in relazione al quadro istituzionale e alle attività da svolgere, in quanto, per il distretto padano e dell’Appennino centrale, il territorio regionale è già ricompreso nell’ambito dell’Autorità di Bacino nazionale corrispondente (Po e Tevere); per il distretto dell’Appennino settentrionale, invece, la porzione della Regione interessata non è già anche ricompresa nel bacino del fiume Arno e dunque, per tale ambito, la Regione è direttamente chiamata a rispondere all'adempimento degli obblighi previsti dal DLgs n. 49/2010, avendo l’Autorità di Bacino del fiume Arno esclusivamente la funzione di coordinamento all’interno del distretto idrografico di appartenenza;
  • nell’ambito dell’attuazione del D.Lgs. n. 49/2010 sul territorio regionale ricadente all’interno del distretto dell’Appennino settentrionale e in virtù del ruolo attivo assegnato alla Regione Emilia-Romagna dal D.Lgs. n. 219/2010, è pertanto necessario prevedere azioni dirette messe in atto dalla Regione volte a raggiungere l’obiettivo di elaborare le mappe della pericolosità e del rischio entro il 22 giugno 2013, nel rispetto del ruolo di coordinamento svolto dall’Autorità di Bacino del Fiume Arno;
  • nel perseguire tale obiettivo si ritiene che, tra le attività prioritarie da sviluppare, vi sia quella di aggiornare il quadro dei dati di riferimento idrologici con i quali costruire gli scenari previsti dal D.Lgs. n. 49/2010 (alluvioni rare di estrema intensità, alluvioni poco frequenti e alluvioni frequenti), anche in un contesto di cambiamento climatico, nel rispetto dei principi fondamentali della strategia comunitaria in tema di gestione dei bacini idrografici e in accordo con la Direttiva europea delle Acque 2000/60/CE;

Richiamata la L.R. 19 aprile 1995, n. 44, e s.m.i. "Riorganizzazione dei controlli ambientali e istituzione dell'Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'Ambiente (ARPA) dell'Emilia-Romagna";

Rilevato che:

  • l'art. 5 della citata L.R. n. 44/95 prevede tra le funzioni, attività e compiti dell’ARPA al comma 1:
    • lett. a), di svolgere iniziative di ricerca applicata sui fenomeni della meteo-climatologia;
    • lett. n), di fornire attività di supporto alla Regione e agli Enti locali per la predisposizione di piani e progetti ambientali;
    • lett. q), di svolgere attività finalizzate a fornire previsioni, informazioni ed elaborazione meteo climatiche e radar-metereologiche;
  • l'art. 21, comma 1, lett. c) della medesima L.R. n. 44/95 prevede tra le entrate dell'ARPA un finanziamento regionale per la realizzazione di attività e progetti specifici commissionati dalla Regione;

Dato atto che:

  • il gruppo di lavoro costituito con Determinazione del Direttore Generale Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa n. 3757 del 5 aprile 2011 (di seguito gruppo di lavoro “Direttiva Alluvioni”) ritiene che l’attività descritta, consistente nell’aggiornamento, con i più recenti dati disponibili, delle statistiche pluviometriche necessarie alla definizione dell’input meteorologico di progetto da utilizzare per la modellistica di piena nonché nella valutazione dei segnali del cambiamento climatico in atto e nell’individuazione di possibili scenari futuri con riferimento all’ambito territoriale in questione, sia necessaria e fondamentale ai fini della elaborazione delle mappe di pericolosità e di rischio e, più in generale, della predisposizione del piano di gestione del rischio di alluvioni, come previsto dal D.Lgs. n. 49/2010;
  • l’ARPA-Servizio Idro-Meteo-Clima, di seguito ARPA-SIMC, sta svolgendo, per conto dell’Autorità di Bacino del fiume Po, attività analoghe a quelle sopra menzionate, nel territorio della Regione Emilia-Romagna ricadente nel bacino del fiume Po (distretto padano);

Considerato che:

  • la Direzione Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa, in particolare il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica e il gruppo di lavoro “Direttiva Alluvioni”, per le motivazioni sopra indicate nonché per garantire omogeneità a scala regionale nell’attuazione del D.Lgs. n. 49/2010, si è confrontata con l’ARPA-SIMC sui temi in oggetto e ha preliminarmente concordato le principali attività da svolgere per aggiornare il quadro dei dati di riferimento idrologici con i quali costruire gli scenari previsti dal D.Lgs. n. 49/2010, anche in un contesto di cambiamento climatico, quale stralcio funzionale dell’intervento 8R90001 sopra citato;
  • tali attività riguardano i seguenti ambiti principali:
  1. l’aggiornamento dei parametri di pioggia intensa secondo gli scenari definiti nel D.Lgs. n. 49/2010 (art. 6, c. 2) e nella pianificazione di bacino vigente, sulla base delle migliori informazioni e dei dati più recenti disponibili;
  2. l’aggiornamento dell’idrologia di piena;
  3. lo studio dei cambiamenti climatici in atto e dei loro effetti sulla formazione dei colmi di piena;
  4. l’individuazione di scenari futuri di cambiamento climatico con orizzonte temporale esteso;
  5. la diffusione del client FEWS (Flood Early Warning System), quale strumento operativo di supporto agli Enti competenti impegnati nell’attuazione del D.Lgs. n. 49/2010;

Considerato, inoltre, che:

  • per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, l’ARPA-SIMC ha predisposto una specifica tecnico-economica prot. PGSIMC/2012/315 del 8 marzo 2012, agli atti del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica PG/2012/0067852 del 15 marzo 2012, nella quale le attività sono organizzate secondo le seguenti fasi principali:

1. Fase di studio (fase 1), articolata in:

  • Raccolta dei dati di riferimento utilizzati nei Piani di Assetto Idrogeologico (di seguito PAI) approvati dalle singole autorità di bacino;
  • Individuazione delle metodologie per l’analisi dei trend climatici in atto e per la valutazione dei loro impatti sulla formazione e sul colmo delle piene fluviali;
  • Valutazione sperimentale del tempo di ritorno associabile ad eventi combinati di piena fluviale e mareggiata;

2. Fase di aggiornamento dell’input meteorologico sulla base dei dati storici più recenti disponibili e conseguente calcolo degli idrogrammi di progetto (fase 2), articolata in:

  • Aggiornamento delle Linee Segnalatrici di Possibilità Pluviometrica;
  • Distribuzione spaziale delle precipitazione intense;
  • Calcolo degli idrogrammi di progetto attuali;
  • Analisi ed ottimizzazione della rete di monitoraggio idropluviometrica esistente;

3. Fase di valutazione dei cambiamenti climatici e dei loro effetti (fase 3), articolata in:

  • Trend dei cambiamenti climatici;
  • Calcolo degli idrogrammi di progetto a seguito dei cambiamenti climatici;

4. Fase di predisposizione delle postazioni per il funzionamento del client FEWS (fase 4), articolata in:

  • Ricognizione, presso le autorità di bacino regionali e interregionali facenti parte del distretto dell’Appennino settentrionale e presso il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica, delle risorse tecnico-informatiche disponibili e installazione del client FEWS;
  • Predisposizione del client FEWS per l’utilizzo in modalità “di progetto”;
  • Corso per utilizzo del client FEWS e supporto alle fasi successive di utilizzo da parte dei nuovi utenti;
  • l’importo di ciascuna delle fasi sopra descritte è di seguito riportato:
Fasi Importo in €
Fase 1. Fase di studio

5.000,00

Fase 2. Fase di aggiornamento dell’input pluviometrico di progetto e dell’idrologia di piena

30.000,00

Fase 3. Fase di valutazione dei cambiamenti climatici e dei loro effetti

15.000,00

Fase 4. Fase di predisposizione delle postazioni, presso le sedi delle autorità di bacino e del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica, per il funzionamento del client FEWS e aspetti connessi

10.000,00

TOTALE

60.000,00

Dato atto che la suddetta specifica tecnico-economica è stata verificata dal Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica sotto il profilo della congruità tecnico-economica, contabile e della corrispondenza ai dettati legislativi sopraindicati e dal gruppo di lavoro “Direttiva Alluvioni” per quanto attiene i contenuti e le finalità tecnico scientifiche in essa indicati;

Considerato, infine, che:

  • in base alle considerazioni sopra esposte, allo stato attuale si rende necessario affidare all’ARPA-SIMC la realizzazione delle attività di aggiornamento del quadro dei dati di riferimento idrologici con i quali costruire gli scenari di progetto previsti dal D.Lgs. n. 49/2010, anche in un contesto di cambiamento climatico, per Euro 60.000,00 IVA inclusa, secondo le modalità individuate nella specifica tecnico-economica sopraindicata;
  • i prodotti attesi, quale esito delle attività date in carico all’ARPA-SIMC, consistono in:
  1. un rapporto intermedio, prodotto a conclusione di ciascuna delle fasi 1, 2, 3 e 4 sopra descritte, contenente i risultati delle attività svolte;
  2. una relazione finale al termine di tutte le attività, nella quale saranno descritti e riassunti i risultati ottenuti e saranno evidenziate le considerazioni conclusive riguardanti l’intero lavoro;
  3. la consegna delle banche dati in formato digitale utilizzate nelle singole attività che fanno parte del progetto, ed in particolare:

a) archivio delle serie storiche di pioggia intensa 1, 3, 6, 12 e 24 ore e 1, 2, 3, 4 e 5 giorni, aggiornate al 2011 e relative all’area di interesse del progetto;

b) archivio delle serie storiche di portate al colmo aggiornate al 2011, costruite sulla base dei dati idrometrici e delle relative scale di deflusso per il territorio in esame;

c) scale di deflusso aggiornate, relative alle stazioni utilizzate per la definizione del punto precedente;

d) banca dati delle linee segnalatrici di possibilità pluviometrica;

e) mappe regionalizzate dell’input meteorologico di progetto, per ciascuno degli scenari definiti concordemente alle indicazioni riportate nella specifica tecnico-economica;

f) banca dati delle portate di progetto ricalcolate in funzione dell’input di pioggia aggiornato al 2011 nelle sezioni di chiusura dei bacini montani dei corsi d’acqua principali e secondari definiti nei PAI vigenti, per eventi caratterizzati da tempi di ritorno di 5, 20, 50, 100, 200 e 500 anni;

g) banca dati degli idrogrammi di progetto nelle sezioni di chiusura dei bacini montani dei corsi d’acqua principali e secondari definiti nei PAI vigenti, ricalcolati sulla base dell’input meteorologico ipotizzabile a seguito dei cambiamenti climatici ed in funzione degli scenari “what if” definiti;

h) strati informativi GIS utilizzati nelle fasi di elaborazione del progetto;

i) banche dati comunque utilizzate per lo svolgimento delle attività indicate.

  • la consegna dei rapporti sopra citati in quattro copie cartacee e la consegna di quattro copie su supporto informatico (CD) sia del materiale documentale prodotto che delle banche dati sopra elencate;
  • l’implementazione del client FEWS in modalità di progetto (off-line), completo delle banche dati utilizzate per le elaborazioni e la sua installazione presso le sedi delle autorità di bacino e del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica;

Rilevato che:

  • le attività oggetto del presente provvedimento non rientrano nel Programma annuale generale delle attività commissionate dalla Regione all'ARPA per l’anno 2012;
  • tale attività trova copertura finanziaria sulla contabilità speciale n. 5578 intestata al Commissario straordinario delegato per l’attuazione dell’Accordo di Programma aperta presso la Banca d’Italia Tesoreria Provinciale dello Stato Sezione di Bologna;

Visti:

  • il DPR 3 giugno 1998, n. 252;
  • la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e s.m.;
  • la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e s.m.i.;
  • la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture n. 4 del 7 luglio 2011 “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’ art. 3, Legge 13 agosto 2010, n. 136”;

Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:

  • n. 1057 del 24 luglio 2006 “Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali”;
  • n. 1663 del 27 novembre 2006 “Modifiche all’assetto delle Direzioni generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente”;
  • n. 1377 del 20 settembre 2010 “Revisione dell’assetto organizzativo di alcuni Direzioni generali”;
  • n. 2416 del 29 dicembre 2008 e s.m.: "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007" e s.m.;
  • n. 2060 del 20 dicembre 2010 “Rinnovo incarichi a Direttori Generali della Giunta regionale in scadenza al 31 dicembre 2010”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza Territoriale, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile;

A voti unanimi e palesi

delibera:

per le motivazioni meglio specificate nelle premesse

1. di approvare, quale stralcio funzionale dell’intervento 8R90001 “Contributo per le attività connesse all'attuazione della Direttiva n. 2007/60/CE (PC, PR, RE, MO, FE, BO, RA, FC, RN) - Individuazione delle aree a rischio di alluvione”, la realizzazione delle attività di aggiornamento del quadro dei dati di riferimento idrologici con i quali costruire gli scenari previsti dal D.Lgs. n. 49/2010, anche in un contesto di cambiamento climatico, comprendente le seguenti fasi principali:

Fasi Importo in €
Fase 1. Fase di studio

5.000,00

Fase 2. Fase di aggiornamento dell’input pluviometrico di progetto e dell’idrologia di piena

30.000,00

Fase 3. Fase di valutazione dei cambiamenti climatici e dei loro effetti

15.000,00

Fase 4. Fase di predisposizione delle postazioni, presso le sedi delle autorità di bacino e del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica, per il funzionamento del client FEWS e aspetti connessi

10.000,00

TOTALE

60.000,00

2. di affidare, ai sensi della L.R. n. 44/95 e ss.mm., all’ARPA-SIMC la realizzazione delle attività di aggiornamento del quadro dei dati di riferimento idrologici con i quali costruire gli scenari previsti dal D.Lgs. n. 49/2010, anche in un contesto di cambiamento climatico, secondo quanto indicato nella specifica tecnico-economica presentata dall’ARPA-SIMC e agli atti del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica, nella quale vengono individuate sia le modalità di svolgimento e i tempi, per un importo di Euro 60.000,00, I.V.A. al 21% compresa;

3. di dare atto che le attività di cui al precedente punto 1) dovranno essere svolte a partire dalla data di esecutività della presente deliberazione entro 1 anno, e comunque in tempo utile a costituire elemento di supporto alla fase di elaborazione delle mappe di pericolosità e di rischio ai sensi del D.Lgs. n. 49/2010;

4. di stabilire che l’ARPA-SIMC, a conclusione delle attività, dovrà produrre i seguenti elaborati sia in formato cartaceo sia in formato elettronico:

  • un rapporto intermedio, prodotto a conclusione di ciascuna delle fasi 1, 2, 3 e 4 sopra descritte, contenente i risultati delle attività svolte;
  • una relazione finale al termine di tutte le attività previste nella quale saranno descritti e riassunti i risultati ottenuti e saranno evidenziate le considerazioni conclusive riguardanti l’intero lavoro;
  • la consegna delle banche dati in formato digitale utilizzate nelle singole attività che fanno parte del progetto, ed in particolare:
    • a) archivio delle serie storiche di pioggia intensa 1, 3, 6, 12 e 24 ore e 1, 2, 3, 4 e 5 giorni, aggiornate al 2011 e relative all’area di interesse del progetto;
    • b) archivio delle serie storiche di portate al colmo aggiornate al 2011, costruite sulla base dei dati idrometrici e delle relative scale di deflusso per il territorio in esame;
    • c) scale di deflusso aggiornate, relative alle stazioni utilizzate per la definizione del punto precedente;
    • d) banca dati delle linee segnalatrici di possibilità pluviometrica;
    • e) mappe regionalizzate dell’input meteorologico di progetto, per ciascuno degli scenari definiti concordemente alle indicazioni riportate nella presente convenzione;
    • f) banca dati delle portate di progetto ricalcolate in funzione dell’input di pioggia aggiornato al 2011 nelle sezioni di chiusura dei bacini montani dei corsi d’acqua principali e secondari definiti nei PAI vigenti, per eventi caratterizzati da tempi di ritorno di 5, 20, 50, 100 e 200 e 500 anni;
    • g) banca dati degli idrogrammi di progetto nelle sezioni di chiusura dei bacini montani dei corsi d’acqua principali e secondari definiti nei PAI vigenti, ricalcolati sulla base dell’input meteorologico ipotizzabile a seguito dei cambiamenti climatici ed in funzione degli scenari “what if” definiti;
    • h) strati informativi GIS utilizzati nelle fasi di elaborazione del progetto;
    • i) banche dati comunque utilizzate per lo svolgimento delle attività indicate;
  • la consegna dei rapporti sopra citati in quattro copie cartacee e la consegna di quattro copie su supporto informatico (CD) sia del materiale documentale prodotto che delle banche dati sotto elencate;
  • l’implementazione del client FEWS in modalità di progetto (off-line), completo delle banche dati utilizzate per le elaborazioni e la sua installazione presso le sedi delle autorità di bacino e del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica;

5. di stabilire che il Responsabile del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica, con proprio provvedimento, procederà all'approvazione delle modifiche non sostanziali alla specifica tecnica che si rendessero necessarie per una migliore realizzazione del progetto, sentito il parere del gruppo di lavoro “Direttiva Alluvioni”;

6. di dare atto che alla copertura della spesa di Euro 60.000,00 si fa fronte con le risorse allocate sulla contabilità speciale n.5578 intestata al Commissario Straordinario delegato per l’attuazione dell’Accordo di Programma, aperta presso la Banca d’Italia Tesoreria Provinciale dello Stato - Sezione di Bologna;

7. di dare atto che alla liquidazione della somma di Euro 60.000,00, provvederà il Responsabile del Servizio Difesa del suolo, della costa e bonifica, con le seguenti modalità, dietro presentazione di regolari fatture da parte dell’ARPA-SIMC e previa verifica tecnica dei funzionari competenti in materia del suddetto Servizio e del gruppo di lavoro “Direttiva Alluvioni”, come segue:

  • un primo acconto, pari al 10% dell'importo totale, ad avvenuta consegna da parte dell’ARPA-SIMC degli elaborati previsti ad ultimazione della fase 1;
  • un secondo acconto, pari al 50% dell'importo totale, ad avvenuta consegna da parte dell’ARPA-SIMC degli elaborati previsti ad ultimazione della fase 2;
  • un terzo acconto, pari al 20% dell'importo totale, ad avvenuta consegna da parte dell’ARPA-SIMC degli elaborati previsti ad ultimazione della fase 3;
  • il saldo, pari al restante 20% dell'importo totale, a conclusione di tutte le attività ed alla presentazione del rapporto finale e delle banche dati complete utilizzate e predisposte durante lo svolgimento del lavoro, nonché alla constatazione, da parte del gruppo di lavoro “Direttiva Alluvioni” e espressa a mezzo di apposito verbale, del corretto svolgimento di tutte le attività previste nell’intero progetto;

8. di dare atto che i dati di input, i risultati, le elaborazioni e i prodotti delle attività previste appartengono alla Regione Emilia-Romagna;

9. di dare notifica, al fine di adempiere a quanto previsto nella presente deliberazione, all’ARPA-SIMC;

10. di dare atto che all’ARPA compete l’adempimento degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla Legge 13 agosto 2010, n. 136 e s.m.i.;

11. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

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