n.79 del 20.03.2019 periodico (Parte Seconda)

Approvazione dello schema di Accordo di collaborazione, ai sensi dell'art. 15 della L. 241/1990, tra l'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po e la Regione Emilia-Romagna per lo sviluppo di attività tecnico-scientifiche di interesse comune relative ad attuazione e aggiornamento dei PAI, del PGRA e della pianificazione territoriale regionale

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

  • il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale";
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 221, “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” ed in particolare l’art. 51 “Norme in materia di Autorità di bacino”;
  • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 aprile 2018, recante “Individuazione e trasferimento delle unità di personale, delle risorse strumentali e finanziarie delle Autorità di bacino, di cui alla legge n. 183/1989, all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po e determinazione della dotazione organica dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, ai sensi dell’articolo 63, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e del decreto n. 294 del 25 ottobre 2016”, pubblicato sulla G.U. n. 135 del 13/06/2018 ed entrato in vigore il 28/6/2018;
  • il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 52 del 26 febbraio 2018, “Approvazione degli Statuti delle Autorità di bacino distrettuali delle Alpi Orientali, del fiume Po, dell’Appennino Settentrionale, dell’Appennino Centrale e dell’Appennino Meridionale”;
  • il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA Po) del Distretto idrografico del fiume Po, approvato con deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Po n. 2 del 3/3/2016 e con D.P.C.M. 27/10/2016, e il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale (PGRA AS), approvato con Deliberazione dal Comitato Istituzionale integrato dell'Autorità di Bacino del fiume Arno n. 235 del 3/3/2016 e con D.P.C.M. 27 ottobre 2016;
  • il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po, adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del fiume Po con deliberazione n. 18 del 26 aprile 2001, approvato con D.P.C.M. 4 maggio 2001, e s.m.i.;
  • Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del Delta del Fiume Po, approvato con D.P.C.M. 13 novembre 2008, e s.m.i.;
  • i seguenti Piani Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino del Reno:
    • Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico per i bacini del Reno, Idice-Savena, Sillaro e Santerno, approvato con propria deliberazione n. 567 del 7/4/2003 per il territorio di propria competenza, e s.m.i.;
    • Piano stralcio per il bacino del torrente Samoggia, approvato con propria deliberazione n. 1925 del 17/11/2008, e s.m.i.;
    • Piano stralcio per il bacino del torrente Senio, approvato con propria deliberazione n. 1540 del 18/10/2010 per il territorio di propria competenza, e s.m.i.;
    • Piano stralcio per il sistema idraulico “Navile-Savena abbandonato”, approvato con propria deliberazione n.129 del 8/2/2000, e s.m.i.;
  • Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico dei Bacini Regionali Romagnoli dell’Autorità dei bacini romagnoli, approvato con propria deliberazione n. 350 del 17/3/2003, e s.m.i.;
  • Piano stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico per i bacini Marecchia e Conca dell’Autorità interregionale dei bacini Marecchia e Conca, approvato con propria deliberazione n. 1703 del 6/9/2004 per il territorio di propria competenza, e s.m.i.;

Preso atto che:

  • a seguito dell’emanazione del D.P.C.M. 4 aprile 2018, e del D.M. del MATTM n. 52 del 26 febbraio 2018 l'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po è diventata pienamente operativa, subentrando a tutti gli effetti alle soppresse Autorità di bacino ex L. n. 183/1998 che operavano sul territorio della Regione Emilia-Romagna, ovvero Autorità di bacino del fiume Po, Autorità di Bacino del fiume Reno, Autorità dei Bacini Marecchia-Conca e Autorità dei bacini regionali Romagnoli;
  • i piani stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI) delle Autorità di bacino soppresse, continuano a vigere sui territori originari quali strumenti conoscitivi, normativi e tecnico operativi attraverso i quali vengono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso riguardanti l’assetto idraulico e idrogeologico del bacino idrografico;
  • sul territorio della Regione Emilia-Romagna operano il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto idrografico del fiume Po (PGRA Po) e il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale (PGRA AS), quali strumenti attuativi della Direttiva 2007/60/CE, recepita con D.Lgs.49/2010, che hanno l’obiettivo di definire un quadro aggiornato della pericolosità e del rischio di alluvioni e individuare le misure per la loro mitigazione;

Dato atto che la Regione:

  • attraverso il Servizio difesa del suolo, della costa e bonifica, collabora al rilevamento e all’elaborazione dei piani di bacino, secondo i disposti dell’art. 61 del D.lgs. n. 152/2006, e all’attuazione delle misure di competenza previste dai PGRA;
  • nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, provvede al coordinamento, mantenimento e aggiornamento dei quadri conoscitivi sui rischi naturali sismico, geologico e costiero tramite il Servizio geologico, sismico e dei suoli, anche al fine di supportare gli enti locali nella pianificazione territoriale, come recentemente definito nella L.R. n. 24/2017 “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio”;

Considerato che:

  • la Direttiva 2007/60/CE prevede un primo aggiornamento dei PGRA da effettuarsi entro dicembre 2021 e successivi aggiornamenti ogni sei anni e pertanto, anche sulla base delle sopracitate premesse, è da considerare un obiettivo urgente e condiviso avviare le attività e le procedure previste dalle norme sviluppando la massima collaborazione e sinergia tra gli Enti interessati;
  • l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, quale soggetto competente nelle procedure di aggiornamento dei PAI, ritiene necessario garantire una continuità di gestione dei PAI e il loro costante aggiornamento attraverso un processo di convergenza dei quadri conoscitivi basato su procedure coerenti e modelli interpretativi confrontabili, con l’obiettivo, condiviso con la Regione, di giungere ad una ottimale omogeneizzazione della pianificazione di bacino, nonché ad un generale aggiornamento della parte normativa e allineamento rispetto alle norme di settore per garantire una gestione unitaria dei territori appartenenti al Distretto e una semplificazione procedurale, con particolare attenzione alla porzione della Regione precedentemente gestita dalle Autorità di bacino regionali e interregionali;
  • la Regione, per quanto disposto dalla normativa regionale e dall’art. 65 del D.lgs. n. 152/2006, deve garantire l’adeguamento alla pianificazione di bacino dei propri piani e programmi territoriali e la sua attuazione nel settore urbanistico;
  • Ritenuto pertanto opportuno procedere a un accordo di collaborazione tra i due Enti per conseguire gli obiettivi indicati in premessa e in particolare per lo sviluppo di attività tecnico-scientifiche finalizzate alla migliore attuazione e aggiornamento dei PAI, dei PGRA e della pianificazione territoriale di competenza regionale e degli Enti locali;

Visti, inoltre:

  • la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” ed in particolare l'art. 15 "Accordi fra pubbliche amministrazioni", il quale prevede:
    • al comma 1, che le amministrazioni pubbliche possano concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
    • al comma 2-bis, che dal 1 gennaio 2013 gli accordi fra pubbliche amministrazioni siano sottoscritti con firma digitale, pena la loro nullità;
  • il D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
  • il D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, recante “Codice dell’amministrazione digitale”;

Ritenuto pertanto che un accordo ai sensi dell’art. 15 della L. n. 241/1990 sia lo strumento ottimale per realizzare le attività di comune interesse sopra indicate;

Vista, inoltre, la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

Richiamate le proprie deliberazioni:

  • n. 2416 del 29 dicembre 2008, "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e ss.mm.ii., per quanto applicabile;
  • n. 56 del 25 gennaio 2016, “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi della L.R. n. 43/2001”;
  • n. 270 del 29 febbraio 2016, "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
  • n. 622 del 28 aprile 2016, "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
  • n. 1107 del 11 luglio 2016, "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
  • n. 468 del 10/4/2017, “Il sistema del controllo interni nella Regione Emilia-Romagna”;

Visti infine:

  • il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;
  • la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019 “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021", ed in particolare l’ allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021; 

Viste le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche ambientali e della montagna, Paola Gazzolo,

A voti unanimi e palesi

delibera

Per le ragioni espresse in parte narrativa e che qui si

intendono espressamente richiamate:

  1. di attivare una collaborazione istituzionale tra la Regione Emilia-Romagna e l’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 241/1990, per lo sviluppo di attività tecnico-scientifiche di interesse comune relative ad attuazione e aggiornamento dei PAI, del PGRA e della pianificazione territoriale regionale;
  2. di approvare, pertanto, lo schema di Accordo di collaborazione, ai sensi dell’art. 15 della L. n. 241/1990, tra la Regione Emilia-Romagna e l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso, contenente altresì un allegato tecnico che definisce il Programma Operativo delle Attività (POA) per la prima annualità 2019 – 2020, che sarà approvato contestualmente alla sottoscrizione dell’Accordo;
  3. di autorizzare alla sottoscrizione dell’Accordo di cui al precedente punto 2. il Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente, con le modalità di cui all’art. 15, comma 2-bis, della L. n. 241/1990, il quale potrà altresì eventualmente apportare le modifiche meramente formali che si rendessero necessarie;
  4. di stabilire che l’Accordo in questione decorra dalla data di sottoscrizione tra le parti e abbia durata complessiva di tre anni da tale data;
  5. di dare atto, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;
  6. di stabilire, infine, che a seguito dell’adozione del presente provvedimento, lo stesso verrà trasmesso all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po;
  7. di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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