n. 284 del 19.12.2012 periodico (Parte Seconda)

Procedura di screening per il progetto di abbattimento del setto di separazione tra i laghi di cava attigui dell'area estrattiva denominata "Cà Bruciata" e “Cà Finessi”, sita in comune di Codigoro, loc. Caprile (ricadente entro il polo estrattivo comunale - progetto rientrante nell'Allegato B.3.2 della L.R. n. 3/2012 s.m.i.). Esito procedura di verifica ambientale

L’Autorità competente, Comune di Codigoro, comunica la decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto di abbattimento del setto di separazione tra i laghi di cava attigui dell'area estrattiva denominata "Cà Bruciata" e “Cà Finessi”, sita in comune di Codigoro, loc. Caprile.

Il progetto è stato presentato dalle ditte S.E.I. Società Escavazione Inerti SpA e DE.MA. Srl. Il progetto è localizzato in Codigoro, loc. Caprile presso il Polo estrattivo intercomunale.

Il progetto interessa il territorio del comune di Codigoro e la provincia di Ferrara.

Ai sensi del Titolo II della L.R. n. 3/2012 l’Autorità competente, con atto di Giunta comunale n. 187 del 20/11/2012 ha assunto la seguente decisione:

di escludere, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 3/2012, in considerazione dei limitati impatti attesi, il progetto abbattimento del setto di separazione tra i laghi di cava attigui dell'area estrattiva denominata "Cà Bruciata" e “Cà Finessi”, sita in comune di Codigoro, loc. Caprile ad opera delle ditte S.E.I. SpA e DE.MA Srl da ulteriore procedura di VIA a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni:

- sia garantita una distanza di sicurezza non inferiore a m.l. 20,00 tra le condotte idriche esistenti e la zona di estrazione;

- in tutti i casi in cui sia prevista la realizzazione di piezometri (non quindi pozzi ad uso derivativo di acqua), il R.R. 41/2001 prevede che, qualora le perforazioni siano finalizzate a sondaggi per il controllo del livello piezometrico della falda e della qualità dell'acqua o siano funzionali all'abbassamento della falda freatica per l'esecuzione di opere, con esclusione delle perforazioni finalizzate ad interventi di sistemazione idrogeologica, venga inviata al Servizio una comunicazione corredata da:

1. relazione tecnica generale;

2. progetto di massima delle perforazioni da realizzare;

3. cartografia idonea ad individuare la localizzazione della perforazione (corografia su carta tecnica regionale in scala 1:10000 e planimetria catastale);

- analoga comunicazione dovrà essere effettuata all'ISPRA di Via Vitaliano Brancati n. 48 -00144 Roma su apposita modulistica qualora la profondità delle opere superi i 30 metri;

- gli interventi, eventualmente progettati, di chiusura di piezometri esistenti sono stabiliti dall'art. 35 del R.R. 41/2001 -recepito dalla L.R. 6/2004 - per cui la perforazione, al cessare dell'utilizzo, deve essere dotata, secondo le prescrizioni del Servizio, di dispositivi di sicurezza passivi, quali cementazione e tamponamenti della colonna in opera, che impediscano l'inquinamento della falda e che garantiscano il confinamento permanente dell'acqua nel sito originario;

- dovrà essere eseguita estrazione degli eventuali manufatti di emungimento (pompa, colonna di emungimento e accessori);

- se vi sono ostruzioni queste devono essere eliminate e l'eventuale camicia deve essere rimossa o forata per assicurare anche il riempimento di ogni cavità tra camicia e terreno;

- dovrà essere eseguito il riempimento del pozzo con materiale impermeabile mediante iniezione dal fondo;

- dovrà essere eseguita la realizzazione di uno strato di almeno 2 metri di argilla nel tratto superiore del pozzo fino a piano campagna;

- dovrà essere eseguita la realizzazione di una soletta superficiale in cemento.

- l'opera in esame dovrà essere realizzata a regola d'arte onde evitare influenze sulla stessa rete idraulica primaria, tenendo conto delle disposizioni di cui al DPR 128/1959;

- qualsiasi prelievo di acqua sotterranea è soggetto ad apposita domanda di concessione ai sensi del R.R. 41/2001;

- nel caso di destinazione finale dell'area quale invaso permanente in comunicazione con la falda dovrà essere chiesta apposita autorizzazione al Servizio scrivente ai sensi della DCR 3109/1990 per i bacini di accumulo di competenza della Regione Emilia-Romagna, tenendo conto, altresì, che l'opera è soggetta a deposito sismico ai sensi della DGR 687/2011 prima dell'inizio dei lavori (per il superamento limiti dimensionali di cui al punto A.2.2. "Laghetti o invasi con rilevato o sbarramento di altezza fuori terra minore di 2 m e volume minore di 5.000 metri cubi");

- siano eseguite indagini archeologiche preventive sia su terra ferma sia in acqua;

- tutti gli interventi di scavo o a qualsiasi titolo di movimento terra sia su terra ferma sia in acqua siano eseguiti ferma restando la direzione scientifica di questa Soprintendenza sotto il controllo di personale tecnico di provata professionalità (archeologi), senza alcun onere per l’Amministrazione dello Stato;

- le operazioni di scavo vengano realizzate mediante benna liscia che procuri pareti perfettamente verticali al fine di consentire una corretta lettura di adeguate colonne stratigrafiche;

- vengano effettuati saggi archeologici in caso di realizzazione di manufatti o di demolizione e/o rimozione di manufatti preesistenti;

- in caso di rinvenimenti di interesse archeologico la Soprintendenza si riserva il diritto di predisporre adeguate modalità di intervento, non escluso lo scavo manuale e il microscavo e che sia a cura degli archeologi incaricati dell’assistenza ai lavori anche la redazione della documentazione del giornale di scavo delle schede di unità stratigrafiche e la restituzione grafica e fotografica delle evidenze rinvenute oltre la sistemazione dei materiali di scavo secondo le indicazioni date senza alcun onere per la Soprintendenza;

- venga comunicato con congruo anticipo nominativo della ditta incaricata all’assistenza archeologica e la data prevista per le indagini;

- venga garantita l’efficienza del sistema di raccolta delle acque meteoriche dilavanti l’area di cava attraverso manutenzione periodica dei fossi di guardia;

- lo scavo (anche del setto di separazione) deve avvenire con tecniche che non prevedano in alcun modo l’emungimento né l’allontanamento dell’acqua di falda dalla cava;

- si adottino tutte le misure idonee atte ad evitare la contaminazione da sostanze tossiche provenienti dal dilavamento dei terreni delle aree agricole circostanti o di superfici eventualmente contaminate da cause accidentali;

- si adottino tutte le misure idonee atte ad evitare sversamenti accidentali di carburanti e/o oli;

- (*) durante l’attività di cava e per almeno tre anni seguenti il termine dell’estrazione dovrà essere mantenuto il monitoraggio almeno semestrale delle caratteristiche quali-quantitative delle acque di falda e del bacino di cava (in particolare piezometria, pH, temperatura, conducibilità);

- (**) oltre a quanto riportato nel punto precedente si prescrive di integrare il monitoraggio sulla matrice acque (di lago e sotterranee) con la ricerca di metalli pesanti quali Pb, Ni e Cr tot;

- nel caso in cui i punti (*) e (**) precedenti siano disattesi, prevedere il monitoraggio di inquinanti organici quali idrocarburi totali e idrocarburi policiclici aromatici (IPA);

- per il monitoraggio delle acque sotterranee, oltre ai due piezometri considerati nel progetto (P1 e P1B), prendere a riferimento anche un piezometro a monte (esistente) rispetto tutta l’area di cava;

- i risultati del monitoraggio per la matrice acqua dovranno essere trasmessi tempestivamente ad ogni campagna semestrale al Comune di Codigoro e alla Provincia di Ferrara e conservati presso la ditta a disposizione degli Organi di controllo;

- si ritiene opportuno che il monitoraggio delle acque sotterranee e di lago prosegua secondo le specifiche tecniche operative e modulistiche riportate nei successivi punti;

- i Rapporti di Prova devono contenere le seguenti informazioni:

• data prelievo;

• prelevatore/ditta prelievo;

• tipologia campione/matrice e codice di identificazione del punto di prelievo;

• luogo prelievo;

• nome cliente;

• data inizio e fine analisi;

• elenco dei parametri ricercati, per ognuno dei quali va indicato: il valore della concentrazione rilevata, l’unità di misura, il metodo analitico utilizzato dal laboratorio, il limite di quantificazione del metodo, i limiti normativi di riferimento;

- si richiede un verbale di campionamento per ogni campione, contenente almeno le seguenti informazioni:

• codice d’identificazione del punto di prelievo;

• data e ora di prelievo;

• profondità e posizione del prelievo rispetto alla riva per le acque di lago;

• piezometria per le acque sotterranee;

• eventuali osservazioni: situazioni anomale riscontrate nel punto di campionamento e tutte quelle informazioni che gli operatori ritengono utili per interpretare al meglio i risultati analitici;

- per ogni piezometro utilizzato vanno riportate le caratteristiche costruttive, quali la tipologia, la profondità, il diametro, la finestratura, etc.; l’ubicazione dei piezometri va georeferenziata su idonea cartografia;

- le campagne di misura vanno accompagnate da una descrizione delle tecniche e condizioni operative di campionamento seguite (es. spurgo dei piezometri, bassa torbidità, etc.) e da una descrizione della strumentazione;

- relativamente all’escavazione dei terreni superficiali di copertura (“cappellaccio”), nelle successive fasi autorizzative si dovrà ottemperare ai disposti del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 117 recante “Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/CE”;

- gli eventuali rifiuti provenienti dall’attività di vagliatura vanno gestiti e smaltiti ai sensi del DLgs 152/2006 s.m.i..

- per quanto riguarda la componente acustica poiché le valutazioni revisionali sono state effettuate per il solo periodo diurno, l’attività dovrà essere svolta solo nel predetto periodo;

- prima della realizzazione dell’abbattimento del setto di separazione tra i laghi di cava dovrà essere realizzato un terrapieno (dosso) da disporsi lungo i confini allo scopo di minimizzare il rumore;

- la viabilità e la vagliatura non dovranno variare rispetto a quanto valutato;

- si richiama altresì il rispetto dei limiti di classificazione acustica per le aree attigue che rientrano in classe III.

- dovrà essere fornita una planimetria quotata dell’area relativa al lago di cava in disponibilità di DE.MA. Srl analogamente a quanto rappresentato in relazione al lago di proprietà S.E.I. SpA;

- dovranno essere prodotti idonei elaborati grafici che illustrino i particolari costruttivi delle barriere fonoassorbenti con rappresentazione in sezione ed in pianta ad adeguata scala con relative quote.

- l’attività di escavazione potrà essere intrapresa solo previo ottenimento dell’autorizzazione convenzionata di cui alla L.R. n. 17/91.

Ai sensi del comma 4 del citato art. 10 il proponente dovrà conformare il progetto alle prescrizioni di cui sopra; le stesse prescrizioni sono vincolanti per le Amministrazioni competenti al rilascio di intese, concessioni, autorizzazioni, licenze, pareri, nulla osta assensi comunque denominati necessari per la realizzazione del progetto in base alla vigente normativa.

Di pubblicare il presente partito di deliberazione, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 10, comma 3 della L.R. n. 3/2012, ed integralmente sul profilo informatico del Comune.

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