n. 59 del 06.04.2012 (Parte Seconda)

Protocollo d'intesa tra Regione Emilia-Romagna e le Prefetture dell'Emilia-Romagna per l'attuazione della L.R. 11/2010 "Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Visti:

- la Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme sul procedimento amministrativo” e in particolar modo l’art. 15 (Accordi fra Pubbliche Amministrazioni) che al comma 1 prevede che “Anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14, le Amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”;

- il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”;

- la Legge 22 novembre 2002, n. 266 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 210, recante disposizioni urgenti in materia di emersione del lavoro sommerso e di rapporti di lavoro a tempo parziale”;

- il decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30”;

- il decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68, “Regolamento recante disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata, a norma dell’articolo 27 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3”;

- il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell’Amministrazione digitale” e ss.mm.ii.;

- il decreto ministeriale 2 novembre 2005 “Regole tecniche per la formazione, la trasmissione e la validazione, anche temporale, della posta elettronica certificata”;

- il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/17/CE” e ss.mm.ii.;

- la Legge 3 agosto 2007, n. 123 “Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia”;

- il D.M. 24 ottobre 2007 “Documento unico di regolarità contributiva”;

- il DPCM 17 dicembre 2007 Esecuzione dell’accordo del 1 agosto 2007, recante “Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro”;

- il DPCM 21/12/2007 “Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro”;

- il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;

- la Legge 28 gennaio 2009, n. 2 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”;

- la Legge 15 luglio 2009, n. 94 “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”;

- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”;

- il DPR 5 ottobre 2010, n. 207 “Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante ‘Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE’” e s.m.;

- il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010, n. 136”

Visti altresì:

- la propria deliberazione n. 733/2001 “Promozione della sicurezza, della regolarità e della qualità sociale delle condizioni di lavoro in Emilia-Romagna. Approvazione linee di intervento”;

- la propria deliberazione n. 1181/2003”Protocollo d’intesa per la qualità, la regolarità e la sicurezza del lavoro e delle prestazioni negli appalti, nelle forniture e servizi pubblici”;

- la Legge regionale 4 dicembre 2003, n. 24“Disciplinadella polizia amministrativa e promozione di un sistema integrato di sicurezza”;

- la Legge regionale 24 maggio 2004, n. 11 “Sviluppo regionale della società dell’informazione”;

- la Legge regionale 1 agosto 2005, n. 17 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro”;

- la deliberazione dell’Assemblea legislativa 2 maggio 2007, n. 111 “Linee guida per la predisposizione del Piano Telematico dell’Emilia-Romagna - PITER (2007-2009), ai sensi dell’art. 6 della Legge regionale n. 11 del 24 maggio 2004”;

- la propria deliberazione n. 778/2007 “Programma operativo 2007 al piano telematico dell’Emilia-Romagna 2007-2009” relativa all’istituzione del Polo Archivistico Regionale; 

- la Legge regionale 2 marzo 2009, n. 2 “Tutela e sicurezza del lavoro nei cantieri edili e di ingegneria civile”;

- Legge regionale 26 novembre 2010, n. 11 “Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata”

Premesso che:

- il settore dei lavori pubblici è da tempo all’attenzione delle Istituzioni per le forti esposizioni ad esso connaturate al pericolo di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata;

- le organizzazioni criminali manifestano una crescente tendenza a ramificare la propria presenza anche in territori, come l’ Emilia-Romagna, tradizionalmente estranei al proprio ambito di operatività, richiedendo un monitoraggio assiduo sul territorio ed interventi preventivi preordinati ad impedire eventuali propagazioni;

- è stato riscontrato che spesso l’infiltrazione mafiosa tende ad annidarsi in particolari settori di attività che si pongono a valle dell’aggiudicazione, come quelle legate al ciclo degli inerti ed altri settori collaterali;

- proprio i contratti a valle dell’aggiudicazione di opere di importo pari o superiore alla soglia comunitaria, a meno che non assumano la forma del subappalto ed assimilati di cui all’art. 118 del DLgs 163/2006 “Codice degli appalti”, sono sottratti al
sistema delle verifiche antimafia;

- in data 10 maggio 2010 è stato sottoscritto dal Ministro dell’Interno e Confindustria un protocollo di legalità volto ad incrementare i meccanismi di contrasto alla criminalità organizzata;

- il 23 giugno 2010, il Ministro dell’Interno ha adottato la Direttiva ai Prefetti recante “Controlli antimafia preventivi nelle attività a rischio di infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali” nella quale si pone l’accento sulla necessità di estendere i controlli e le informazioni antimafia in tali ambiti di attività, attraverso la sottoscrizione di specifici protocolli di legalità che impegnino le stazioni appaltanti ad estendere la richiesta delle verifiche antimafia a tutti i contratti esclusi per limiti di valore (cosiddetti sottosoglia) ovvero a tutte quelle attività che, nell’ambito dei contratti soprasoglia, finiscono per essere di fatto esenti da ogni forma di controllo in quanto assegnate in forme diverse da quelle del subappalto e assimilati, per le quali non è prevista alcuna forma di controllo in tema di antimafia;

Considerato che

- il Programma di Governo 2010-2015 del Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, presentato all’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna il 3 giugno 2010, prevede di attivare un Osservatorio nell’ambito di un nuovo progetto per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata e mafiosa nonché di utilizzare la potestà legislativa regionale per premiare le imprese che lavorano nella legalità e colpire chi è fuori dalla legalità per quanto riguardi la sicurezza sul lavoro, le norme contrattuali, le norme sugli appalti e subappalti;

- la Regione Emilia-Romagna promuove la realizzazione di interventi diretti alla tutela della salute e della sicurezza nei cantieri, alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, al contrasto dell’irregolarità delle condizioni di lavoro, alla diffusione della cultura della sicurezza, della qualità del lavoro, e della legalità; favorendo la piena e più efficace applicazione, anche in sede locale, dei relativi strumenti normativi ed attuativi;

Valutato che:

- vi è l’esigenza da parte della Regione Emilia-Romagna in materia di regolarità del lavoro a operare a tutela della trasparenza negli appalti di lavori, della sicurezza e regolarità dei lavoratori nei cantieri di lavori pubblici e privati attualmente caratterizzati da: 

  • un’eccessiva presenza del subappalto; 
  • il frequente ricorso, nei rapporti di subappalto, ad imprese non adeguatamente strutturate; 
  • l’utilizzo troppo elevato del criterio del prezzo più basso; 
  • la scarsa attività di controllo rispetto ai numeri elevati di cantieri sia pubblici, sia privati; 
  • le difficoltà nel giungere alla conclusione dell’iter di realizzazione degli interventi edilizi; 
  • una bassa qualità delle prestazioni rese (ovvero dei lavori realizzati); 
  • un elevato tasso di incidenti, anche mortali, sui luoghi di lavoro; 
  • un’alterazione del mercato delle costruzioni; 
  • la diffusione di comportamenti illegali e di infiltrazioni della criminalità organizzata; 

- vi è la necessità per la Regione Emilia-Romagna di affrontare, nell’ambito delle proprie competenze, queste gravi problematiche sociali, cooperando con lo Stato, con le altre Amministrazioni pubbliche e le parti sociali, per la promozione dell’ordinata convivenza e della legalità contro i fenomeni di infiltrazione mafiosa, del lavoro irregolare, dell’usura e dei comportamenti illegali che, in questa situazione caratterizzata da una grave crisi economica diffusa, alterano in misura rilevante il mercato e la libera concorrenza così come emerge dalle relazioni annuali al Parlamento della Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture nonché dalle relazioni semestrali del Ministero dell’Interno al Parlamento sull’attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia;

Preso atto che

- in esecuzione della propria deliberazione n. 1715 del 15/11/2010, in data 30/11/2010 veniva sottoscritta tra la Regione Emilia-Romagna e tutte le nove Prefetture-Uffici Territoriali del Governo della Regione Emilia-Romagna un “Protocollo d’intesa per prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici” in cui si condivideva, tra le parti interessate, la necessità di definire un ulteriore protocollo dopo l’approvazione del progetto di legge “Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata”, per completare l’azione di lotta alla criminalità organizzata con gli strumenti previsti dalla relativa normativa regionale;

- l’entrata in vigore della Legge regionale 26 novembre 2010, n. 11 “Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata” - prevedendo, fra l’altro, forme di cooperazione con lo Stato, le altre Amministrazioni pubbliche e le parti sociali, per la promozione dell’ordinata convivenza e della legalità contro i fenomeni di infiltrazione mafiosa, del lavoro irregolare, dell’usura e dei comportamenti illegali che alterano il mercato del settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata - offre ora un utile strumento per il perseguimento delle finalità richiamate nella precedente deliberazione di Giunta regionale n. 1715/2010;

- la possibilità della sospensione dell’efficacia del permesso di costruire per violazione della Legge 31 maggio 1965, n. 575 “Disposizioni contro le organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche straniere” (ora sostituita dal decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010, n. 136”) - prevista dal terzo comma dell’art. 12 della L.R. 11/2010 - è subordinata alla sottoscrizione da parte della Regione di un accordo con le Amministrazioni statali e le Amministrazioni pubbliche competenti, in merito alle modalità di richiesta e di rilascio della documentazione di cui al presente comma, secondo criteri di adeguatezza e semplificazione, e alla pubblicazione del suddetto accordo nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT) e che tale disposizione si applica agli interventi edilizi per i quali la domanda sia presentata decorsi i trenta giorni dalla data di pubblicazione nel BURERT di tale accordo;

Ritenuto pertantoche la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nel settore suindicato possa meglio essere perseguita mediante la sottoscrizione tra la Regione e le nove Prefetture dell’Emilia-Romagna (di seguito indicate come Parti) del presente:“Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e le Prefetture dell’Emilia-Romagna per l’attuazione della L.R. 11/2010 “Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata” finalizzato al raggiungimento degli obiettivi indicati nella L.R. 11/2010, al miglioramento dell’interscambio informativo tra stazioni appaltanti e Prefetture per le attività di controllo in base alla normativa generale in tema di antimafia di cui al DLgs 490/1994 ed al DPR 252/1998, nonché attraverso il costante monitoraggio dei cantieri e delle imprese coinvolti nell’esecuzione delle opere tramite i Gruppi Interforze di cui al D.M. 14 marzo 2003 per l’attuazione efficace dei contenuti del DPR 150/2010;

Richiamate le seguenti proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di legge:

- n. 1057 del 24 luglio 2006, concernente “Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali”;

- n. 1663 del 27 novembre 2006 recante “Modifiche all’assetto delle Direzioni generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente”;

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007”;

- n. 2220 del 28 dicembre 2009, concernente “Istituzione di un servizio presso la Direzione generale “Programmazione territoriale e negoziata, Intese. Relazioni europee e Relazioni internazionali”;

- n. 2060 del 20 dicembre 2010, concernente “Rinnovo incarichi a Direttori generali della Giunta regionale in scadenza al 31/12/2010”;

- n. 1048 del 18 luglio 2011, concernente “Riorganizzazione della Direzione generale Programmazione territoriale e negoziata, Intese. Relazioni europee e Relazioni internazionali. Autorizzazioni relative ai Dirigenti professional della direzione generale Sanità e Politiche sociali e dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale”;

- n. 1049 del 18 luglio 2011 “Assunzione di Dirigente ai sensi dell’art. 18, L.R. n. 43/2001 per rinnovo dell’incarico di Responsabile di Servizio presso la Direzione generale ‘Programmazione territoriale e negoziata, Intese. Relazioni europee e Relazioni internazionali’”;

- n. 1222 del 4 agosto 2011 “Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 1/8/2011)”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore regionale alle Attività produttive. Piano energetico e Sviluppo sostenibile. Economia verde. Autorizzazione unica integrata, Gian Carlo Muzzarelli; 

A voti unanimi e palesi 

delibera: 

  1. di approvare lo schema di collaborazione con le nove Prefetture-Uffici Territoriali del Governo della Regione Emilia-Romagna ad oggetto “Protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e le Prefetture dell’Emilia-Romagna per l’attuazione della L.R. 11/2010 “Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata” (Allegato 1) parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; 
  2. di demandare la stipula di detto accordo, anche apportando in sede di sottoscrizione modifiche non sostanziali al testo, che si approva con il presente provvedimento, all’Assessore alle “Attività produttive. Piano energetico e Sviluppo sostenibile. Economia verde. Autorizzazione unica integrata”, Gian Carlo Muzzarelli; 
  3. di dare atto che la possibilità della sospensione dell’efficacia del permesso di costruire per violazione della Legge 31 maggio 1965, n. 575 “Disposizioni contro le organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche straniere” (ora sostituita dal decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010, n. 136”) - prevista dal terzo comma dell’art. 12 della L.R. 11/2010 - è subordinata alla sottoscrizione da parte della Regione di un accordo con le Amministrazioni statali e le Amministrazioni pubbliche competenti, in merito alle modalità di richiesta e di rilascio della documentazione di cui al presente comma, secondo criteri di adeguatezza e semplificazione, e alla pubblicazione del suddetto accordo nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT) e che tale disposizione si applica agli interventi edilizi per i quali la domanda sia presentata decorsi i trenta giorni dalla data di pubblicazione nel BURERT di tale accordo; 
  4. di pubblicare, per le finalità soprarichiamate, la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT) ad avvenuta sottoscrizione del Protocollo d’intesa di cui al punto 1.

COMUNICATO DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO OPERE E LAVORI PUBBLICI. LEGALITÀ E SICUREZZA EDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA

Si comunica che in data 5 marzo 2012, in Rimini, è stato sottoscritto dalle Parti il Protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-Romagna e le Prefetture dell’Emilia-Romagna per l’attuazione della L.R. 11/2010 “Disposizioni per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata” approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 1529 del 24 ottobre 2011.

Il Responsabile del Servizio

Leonardo Draghetti

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