n.62 del 25.03.2015 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento di VIA in relazione al progetto di derivazione interregionale (di cui all'Accordo di Programma con la Regione Veneto del 30 dicembre 2006) di acque ad uso consumo umano dal fiume Po, nel comune di Bondeno, in località Palantone/Salvatonica, provincia di Ferrara presentato da Romagna Acque Società delle Fonti SpA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera:

la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni del “progetto di derivazione interregionale (di cui all'accordo di programma con la Regione Veneto del 30 dicembre 2006) di acque ad uso consumo umano dal fiume Po, nel comune di Bondeno, in località Palantone/Salvatonica, provincia di Ferrara” presentato da Romagna Acque Società delle Fonti SpA, poiché l’intervento previsto è, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 23 dicembre 2013, nel complesso ambientalmente compatibile;

a) di ritenere quindi possibile realizzare gli interventi in progetto e rilasciare la concessione per l’esercizio della derivazione di cui al punto a) a condizione che siano rispettate le prescrizioni indicate ai punti 1.C, 2.C e 3.C. del Rapporto Ambientale conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce l’Allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito trascritte: 

1. La concessione di derivazione d’acqua da Fiume Po per una portata pari a 2,3 m³/sec può essere assentita, in regime di sottensione parziale, ai sensi dell’art.29, comma 2 lett. a) del RR 41/01, ovvero mediante l’utilizzo delle opere in capo al CER per fornire risorsa esclusivamente:

a. - al potabilizzatore di Cesena;

b. - al potabilizzatore di Faenza;

c. - al potabilizzatore di Forlimpopoli;

d. - al potabilizzatore di Castelbolognese;

e. - al potabilizzatore NIP2 di Fosso Ghiaia (RA).

La concessione di derivazione d’acqua da Fiume Po può, inoltre, essere utilizzata per far fronte ad eventuali crisi idriche;

2. con la delibera di adozione del Piano di Gestione del Distretto Idrografico del 24 febbraio 2010, e il suo Allegato parte integrante all'art.14, che contiene l'esplicazione degli obiettivi di portata per il fiume Po a Pontelagoscuro, l’Autorità di Bacino del Fiume Po fissa quantitativi specifici da rispettare. Al fine di garantire gli usi idropotabili e il contenimento della risalita del cuneo salino nei rami del Delta durante gli eventi di magra del fiume Po, è fissato il seguente obiettivo di portata, riferito alla sezione di Pontelagoscuro: 350 m³/s da garantire per 365 gg/anno a partire dalla data di adozione del Piano di Gestione;

3. in coerenza con l’esito positivo della Valutazione d’Incidenza e per la compatibilità con la corretta gestione dei siti della Rete Natura 2000, deve essere garantito il rispetto del deflusso minimo vitale del corso d’acqua di prelievo, secondo le modalità definite nel Piano di Tutela delle Acque della Regione Emilia-Romagna (P.T.A.);

4. al fine di garantire alle utenze poste più a valle l’approvvigionamento idrico, in caso di dichiarata emergenza idrica, Romagna Acque dovrà diminuire o interrompere il prelievo dalla presa del Po a Palantone;

5. in caso di eventi siccitosi e/o qualora le variate condizioni idrometriche lo rendessero necessario, Romagna Acque dovrà offrire misure compensative onde facilitare il posizionamento delle zattere mobili atte ad assicurare l’approvvigionamento idropotabile lungo il Po a valle di Palantone;

b) di dare atto che il parere dalla Provincia di Ferrara e quello del Comune di Bondeno, ai sensi dell’art. 5 comma 2 del DPR 12 aprile 1996, in merito al progetto in esame, sono ricompresi all’interno del Rapporto di cui al punto 3.7, e poiché non hanno partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi del 23/12/2013, trova quindi applicazione quanto disposto dall’ art. 14-ter, comma 7 e comma 9, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;

c) di dare atto che la concessione di derivazione di acqua pubblica, ai sensi del R.R. 41/2001, è stata rilasciata con Determinazione n. 14738 del 16 ottobre 2014 a firma del Direttore Generale dr. Giuseppe Bortone, che costituisce l’Allegato 2, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

d) di dare atto che nella concessione n. 14738 del 16 ottobre 2014 il quantitativo concesso è stato ridotto a 1,4 m³/s poiché alcune opere di utilizzo non sono ancora compiutamente predisposte; la valutazione di impatto ambientale ritiene comunque ambientalmente ammissibile la portata di prelievo pari a 2,3 m³/s;

e) di dare atto che le opere ed i manufatti funzionali al sistema di attingimento, vettoriamento e distribuzione dei quantitativi di acqua richiesti sono state già precedentemente autorizzate e realizzate;

f) di dare atto che il parere previsto dal R.R. 41/2001 di competenza del Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna, è ricompreso all’interno del Rapporto Ambientale di cui al punto 3.7;

g) di dare atto che i pareri previsti dal R.R. 41/2001 di competenza dell’AUSL di Ferrara, della Provincia di Ferrara e dell’Autorità di Bacino del Po, sono ricompresi all’interno del Rapporto di cui al punto 3.7, e poiché non hanno partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi del 23/12/2013, trova quindi applicazione quanto disposto dall’ art. 14-ter, comma 7 e comma 9, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;

h) di dare atto che il parere di competenza dell’Autorità di Bacino del Po ai sensi degli artt. 38 e 38 bis delle Norme del PAI del Bacino del Po è ricompreso all’interno del Rapporto di cui al punto 3.7, e poiché non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi del 23/12/2013, trova quindi applicazione quanto disposto dall’ art. 14-ter, comma 7 e comma 9, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;

i) di dare atto che la Valutazione di Incidenza del progetto è stata acquisita in data 21/11/2013 al prot. n. NP.2013 0014818, a firma del Responsabile dr Enzo Valbonesi del Servizio Parchi e Risorse Forestali della Regione Emilia-Romagna ed è riportata all’interno del Rapporto Ambientale di cui al punto 3.7;

j) di dare atto che il parere di competenza della Regione Veneto – Direzione Difesa del Suolo, che non ha partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, relativamente alla derivazione di interesse interregionale previsto dall’Accordo tra Regione Veneto e Regione Emilia-Romagna del 30 dicembre 2006, trova quindi applicazione quanto disposto dall’art. 14-ter, comma 7 e comma 9, della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni;

k) di dare atto che ai sensi della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni le autorizzazioni che vengono rilasciate nell’ambito della Conferenza di Servizi assumono efficacia all’atto dell’approvazione della presente deliberazione;

l) di stabilire, ai sensi dell’art. 17, comma 10, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l’efficacia temporale della presente Valutazione di Impatto Ambientale è fissata in anni 5 (cinque) dalla pubblicazione del provvedimento di VIA, salvo proroghe;

m) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della presente deliberazione alla proponente ditta Romagna Acque Società delle Fonti SpA;

n) di trasmettere, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della LR 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione alla Provincia di Ferrara, al Comune di Ferrara, al Servizio Tecnico di Bacino Po di Volano, al Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna, all’Autorità di Bacino del Po, ad AIPO, all’AUSL di Ferrara Dipartimento Sanità Pubblica, all’ARPA - Sezione provinciale di Ferrara ed alla Regione Veneto - Direzione Difesa del Suolo;

o) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione.

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