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L.R. 15/07: intervento regionale a carattere sperimentale, rivolto alle persone detenute presso la Casa Circondariale di Bologna per favorire e promuovere l'accesso all'Università

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visto il Protocollo operativo - integrativo del Protocollo d’intesa intercorso il 14/12/1998 - sottoscritto il 27/1/2014 tra il Ministero della Giustizia e la Regione Emilia-Romagna per l’attuazione di misure volte all’umanizzazione della pena e al reinserimento sociale delle persone detenute, in cui le parti, tra l’altro:

- concordano sul fatto che l’accoglienza in carcere, in cui rientrano tutte le misure di attenzione alla dignità dell’uomo, costituisca un elemento importante per gestire adeguatamente l’impatto alla carcerazione;

- si dichiarano consapevoli della valenza che la formazione professionale ha nella crescita delle persone, in particolare se sottoposte a misure restrittive della libertà e sull’utilità di sviluppare esperienze di integrazione scuola-formazione-lavoro;

- si impegnano a realizzare interventi mirati e finalizzati all’umanizzazione della pena, ad aumentare le opportunità di attività all’interno delle strutture, attraverso l’azione sinergica e concertata dei diversi soggetti coinvolti, con l’obiettivo di garantire una qualità della vita migliore all’interno delle carceri, con un’attenzione particolare per i soggetti più fragili, e al fine di costruire percorsi di reinserimento nella società, a partire dalla formazione professionale;

Visto il Protocollo d’Intesa tra Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Regione Emilia-Romagna e la Direzione della Casa Circondariale di Bologna, sottoscritto il 18 dicembre 2013, di durata triennale, in cui le parti si impegnano a dar vita all’iniziativa denominata “Polo universitario penitenziario”, per ampliare i servizi resi disponibili a favore della popolazione detenuta, in particolare per agevolare l’accesso all’offerta formativa dell’Università di Bologna e garantire il diritto allo studio, rimuovendo gli ostacoli che possono rallentare il percorso universitario per renderlo il più possibile omogeneo con quello degli altri studenti, garantendo le esigenze di sicurezza imposte dalla condizione di detenzione;

Richiamata la Legge regionale n. 15/07 “Sistema regionale integrato di interventi e servizi per il diritto allo studio universitario e l’alta formazione” che:

- promuove e disciplina un sistema integrato di servizi e interventi volto a rendere effettivo il diritto di raggiungere i più alti gradi dell’istruzione, del sapere e delle competenze mirato, tra l’altro, a favorire e promuovere, in condizioni di pari opportunità, il conseguimento dei più alti livelli formativi;

- prevede quali strumenti di attuazione delle proprie finalità interventi di sostegno economico e servizi di sostegno ed accompagnamento alle attività di studio e di inserimento e sviluppo professionale;

Richiamati in particolare i seguenti articoli della suddetta legge regionale:

– l’art. 19 che istituisce l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori (di seguito Er.Go), ente dipendente dalla Regione, dotato di personalità giuridica, di autonomia amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria, per la gestione dei servizi ed interventi previsti dalla legge;

– l’art. 25 secondo cui l’Azienda dispone, tra i vari mezzi finanziari, del finanziamento annuo della Regione;

– l’art. 4, comma 6, secondo cui la Giunta regionale assegna annualmente all’Azienda i finanziamenti stabiliti dalla legge di bilancio regionale;

Vista la deliberazione dell’A.L. n. 73 del 17 aprile 2012, recante “Approvazione del piano regionale degli interventi e dei servizi ai sensi della L.R. 27 luglio 2007, n. 15 (Sistema regionale integrato di interventi e servizi per il diritto allo studio universitario e l'alta formazione) - aa.aa. 2012-13, 2013-14 e 2014-15. (Proposta della Giunta regionale in data 19 marzo 2012, n. 317)”, nella quale si ribadisce l’importanza del raggiungimento dell’obiettivo della più ampia inclusione con particolare attenzione ai soggetti in situazione di maggiore difficoltà, individuando il binomio inclusione/attrattività quale filo conduttore della programmazione, da attuare anche attraverso il coinvolgimento di altri soggetti istituzionali, in primis quelli già presenti nel sistema di governance delle politiche in materia di diritto allo studio universitario;

Richiamate le proprie deliberazioni nn. 788/2009 e 651/2012 con le quali sono stati approvati i criteri per la determinazione da parte di Er.Go dei requisiti per l’accesso e la fruizione degli interventi attribuibili per concorso, ai sensi della L.R. 15/07, art. 4, c. 4;

Richiamata altresì la propria deliberazione n. 71/2014 recante “Assegnazione e concessione del finanziamento per l’attività e il funzionamento dell’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori Er.Go per l’e.f. 2014 (L.R. 15/07) - Delibera A.L. n. 73/12”;

Preso atto che ad oggi la sopra richiamata iniziativa “Polo universitario penitenziario”, promossa in via sperimentale dall’Università di Bologna, dal Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e dalla Direzione della Casa Circondariale di Bologna, emerge sul territorio regionale in considerazione dell’avanzata fase che la caratterizza sotto il profilo organizzativo;

Ritenuto opportuno supportare tale iniziativa avviando un intervento regionale a carattere sperimentale rivolto alle persone detenute presso la Casa Circondariale di Bologna per favorire e promuovere, in condizioni di pari opportunità, l’accesso ai più alti livelli formativi, rimuovendo gli ostacoli che possono impedire o rallentare il percorso universitario;

Valutato di concretizzare l’intervento regionale attraverso la previsione, in via di sperimentazione per gli aa.aa. 2014/15 e 2015/16, di un contributo da destinare a ogni studente detenuto presso la Casa Circondariale di Bologna, iscritto a corsi di studio universitari presso l’Università di Bologna, a parziale copertura delle spese di iscrizione e sostegno allo studio;

Considerato pertanto di approvare, ai sensi dell’art. 4, c. 4 della L.R. 15/07, i seguenti criteri e modalità che caratterizzano l’intervento regionale sperimentale rivolto agli studenti detenuti presso la Casa Circondariale di Bologna:

- il valore del contributo per ciascuno studente viene quantificato in 400 Euro per l’a.a. 2014/15, sulla base delle attuali disponibilità di bilancio e del numero stimato dei potenziali aventi diritto, fatta salva la possibilità da parte di Er.Go di rimodularlo nell’anno successivo, in considerazione delle risorse finanziarie disponibili;

- viene demandata a Er.Go la realizzazione di tutte le azioni necessarie ad attuare l’avvio e la gestione dell’intervento, nei due anni accademici di sperimentazione;

- l’intervento regionale verrà finanziato attraverso le risorse assegnate annualmente ad Er.Go ai sensi della L.R. 15/07, destinate all’attività e al suo funzionamento, dando atto che tali risorse per l’esercizio finanziario 2014 sono state assegnate con la sopracitata propria deliberazione n. 71/2014;

- al termine dei due anni accademici di sperimentazione, verrà svolta, attraverso Er.go, l’osservazione degli esiti dell’intervento, al fine di valutarne l’eventuale riproposizione;

Vista la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e succ. mod.;

Viste altresì:

- la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011 n. 4 in materia di tracciabilità finanziaria ex art. 3, Legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche;

- il DLgs 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità

- la propria deliberazione n. 1621 dell’ 11 novembre 2013 avente per oggetto “Indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal DLgs 14 marzo 2013, n. 33”;

- la propria deliberazione n. 68 del 27 gennaio 2014 “Approvazione del Programma Triennale per la Trasparenza e

l’Integrità 2014-2016”;

Viste le seguenti Leggi regionali:

- n. 40 del 15 novembre 2001 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazioni della L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”;

- n. 43 del 26 novembre 2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modificazioni;

- n. 29 del 20 dicembre 2013 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2014 e del Bilancio pluriennale 2014-2016”;

Sentita in data 5/6/2014 la Consulta regionale degli studenti, ai sensi dell’art. 6, c. 5, della L.R. 15/07;

Informata in data 5/6/2014 la Conferenza Regione-Università, di cui all’art. 53 della L.R. 24 marzo 2004, n. 6;

Acquisito il parere della Commissione assembleare competente “Turismo Cultura Scuola Formazione Lavoro Sport”, ai sensi dell’art. 4, comma 4 della L.R. n. 15/07, espresso in data 11/6/2014;

Richiamate le proprie deliberazioni nn. 1057/2006, 1663/2006, 2060/2010, 1377/2010 così come rettificata dalla deliberazione n. 1950/2010, 1222/2011, 1642/2011 e 221/2012;

Richiamata inoltre la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008, recante "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e succ. mod.;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alla Scuola, Formazione professionale, Università e Ricerca, Lavoro e dell’Assessore alla Promozione delle politiche sociali e di integrazione per l’immigrazione, Volontariato, Associazionismo e Terzo Settore;

A voti unanimi e palesi

delibera:

per le motivazioni espresse in premessa e che qui si inten­dono integralmente riportate:

1) di avviare un intervento regionale a carattere sperimentale per gli aa.aa. 2014/15 e 2015/16 rivolto alle persone detenute presso la Casa Circondariale di Bologna per favorire e promuovere, in condizioni di pari opportunità, l’accesso ai più alti livelli formativi, a supporto dell’iniziativa denominata "Polo universitario penitenziario", già avviata dall’Università di Bologna, dal Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e dalla Direzione della Casa Circondariale di Bologna;

2) di approvare, ai sensi dell’art. 4, c. 4 della L.R. 15/07, i criteri e le modalità che caratterizzano l’intervento regionale sperimentale rivolto agli studenti detenuti presso la Casa Circondariale di Bologna, di seguito indicati:

- il valore del contributo per ciascuno studente viene quantificato in 400 Euro per l’a.a. 2014/15, sulla base delle attuali disponibilità di bilancio e del numero stimato dei potenziali aventi diritto, fatta salva la possibilità da parte di Er.Go di rimodularlo nell’anno successivo, in considerazione delle risorse finanziarie disponibili;

- viene demandata a Er.Go la realizzazione di tutte le azioni necessarie ad attuare l’avvio e la gestione dell’intervento, nei due anni accademici di sperimentazione;

- l’intervento regionale verrà finanziato attraverso le risorse assegnate annualmente ad Er.Go ai sensi della L.R. 15/07, destinate all’attività e al suo funzionamento, dando atto che tali risorse per l’esercizio finanziario 2014 sono state assegnate con la sopracitata propria deliberazione n. 71/2014;

- al termine dei due anni accademici di sperimentazione verrà svolta, attraverso Er.go, l’osservazione degli esiti dell’intervento, al fine di valutarne l’eventuale riproposizione;

3) di dare atto infine che, secondo quanto previsto dall’art. 26, comma 1 del DLgs n. 33/2013, nonché sulla base degli indirizzi interpretativi contenuti nelle proprie deliberazioni nn. 1621/13 e 68/14, il presente atto è soggetto agli obblighi di pubblicazione ivi previsti;

4) di disporre la pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico (BURERT).

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